L’INTERROGAZIONE SU CALABRIA VERDE
Davide Tavernise e Pasquale Tridico hanno presentato un’interrogazione scritta alla Giunta regionale calabrese per chiedere cosa intenda fare la Regione Calabria “per garantire i diritti dei lavoratori idraulici forestali andanti in pensione che aspettano da tempo la corresponsione del trattamento di fine rapporto”. Il capogruppo del M5s in consiglio regionale e l’ex Presidente dell’Inps, capogruppo alle europee, come riporta ecodellojonio.it, ricordano che “l’Azienda Calabria Verde non rientra nel novero della pubblica amministrazione e per l’istituto del Trattamento di fine rapporto (Tfr) vale, quindi, quanto previsto per il settore privato.”. Dunque, il Tfr dovrebbe essere erogato ragionevolmente in tre mesi, ma ciò non avviene per gli ex dipendenti di Calabria Verde. Tavernise e Tridico si dicono quindi convinti “che si debba fare il possibile per assicurare il Tfr a questi lavoratori nel pieno rispetto dei termini di legge, considerando che l’Inps non può intervenire poiché non si tratta di un’azienda in fallimento”.
LA FINESTRA PER IL BONUS MARONI
Come spiega Daniele Cirioli su Italia Oggi, l’Inps, nella circolare relativa alla nuova Quota 103, ha chiarito che “anche il bonus al posticipo del pensionamento è soggetto alle finestre. Infatti, chi non si avvale di Quota 103 e resta a lavoro, deve comunque attendere la finestra di sette o nove mesi prima di trovarsi in busta paga il bonus retributivo (cioè il 9,19% di trattenute contributive), previsto per chi rinvia il pensionamento”. Pertanto, “il lavoratore continua a lavorare, ma non paga più contributi in busta paga (in genere il 9,19%) che diventano aumento di retribuzione, ovviamente al netto delle tasse. Anche in questo caso, precisa l’Inps, si applicano le finestre”. L’Inps specifica inoltre che il requisito contributivo per Quota 103 “può essere perfezionato, a domanda, anche cumulando tutti e per intero gli eventuali contributi versati presso due o più gestioni Inps” che non hanno diritto a Quota 103 “il personale di Forze armate, Forze Polizia e Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili del fuoco e Guardia di Finanza”.
GLI ANTICIPI NEL FONDO VOLO
Come ricorda investireoggi.it, “i lavoratori iscritti al Fondo Volo prima del 1996 possono andare in pensione di vecchiaia a 62 anni con almeno 20 anni di contributi. Ma è necessario che possano far valere almeno 15 anni di iscrizione al fondo. Per coloro che, invece, hanno iniziato a lavorare dopo il 1995 e ricadono nel sistema contributivo il diritto non cambia ma è calcolato in maniera diversa. Vale a dire, uno sconto di 1 anno ogni 5 di lavoro svolto con un massimo di 5 totali. In questo caso è necessario che i lavoratori risultino iscritti per almeno 15 anni al Fondo Volo per beneficiare dello sconto sull’età pensionabile di vecchiaia. A partire dal 1° gennaio 2027 tale requisito dovrà essere adeguato alla speranza di vita e quindi potrà salire la soglia anagrafica”. Tra l’altro, “anche il personale viaggiante può andare in pensione di vecchiaia anticipata a 62 anni con almeno 20 anni di contributi”. Restano esclusi quei lavoratori che “pur lavorando per compagnie di navigazione o società di trasporti presso porti e aeroporti svolgono servizio a terra”.
RIFORMA PENSIONI, LE FINESTRE DI QUOTA 103
L’Inps ha fornito tutti i dettagli sulla nuova Quota 103 e, come riporta Il Sole 24 Ore, per chi maturerà i requisiti quest’anno, la prima decorrenza utile della pensione anticipata flessibile “sarà il 2 agosto e riguarderà i lavoratori dipendenti del settore privato iscritti alla gestione ex Inpdap. Gli altri dipendenti del settore privato e gli autonomi con trattamento liquidato a carico dell’assicurazione generale obbligatoria (fondo pensione lavoratori dipendenti e gestioni dei lavoratori autonomi) accederanno dal 1° settembre. Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni le prime decorrenze saranno il 2 ottobre o il 1° novembre. Queste date corrispondono anche alla decorrenza dell’esonero contributivo a cui possono accedere i lavoratori che, pur maturando i requisiti di quota 103, scelgono di non accedervi e di proseguire l’attività lavorativa”.
LA NOVITÀ PER CHI OPTA PER IL SISTEMA CONTRIBUTIVO
Il quotidiano di Confindustria ricorda anche che “nei comparti scuola e Afam valgono sempre le date di uscita al 1° settembre e al 1° novembre rispettivamente” e spiega che, poiché la nuova Quota 103 prevede il ricalcolo contributivo dell’assegno, a differenza dell’anno scorso, l’Inps ammette il pensionamento “anche a chi richiede il computo in gestione separata o a chi opta per il sistema contributivo secondo la riforma del 1995”. Infine, “in caso di accompagnamento a pensione Quota 103 tramite assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà bilaterali, in caso di maturazione del diritto pensionistico nel 2024 l’assegno straordinario deve essere erogato per tutti i sette mesi della finestra e non oltre il 31 luglio 2025″.