RIFORMA PENSIONI 2024, LA RICHIESTA DELLA CIDA

È noto il problema che l’Italia si trova a dover affrontare dal punto di vista demografico. Vi sono infatti già tanti anziani, e il loro numero è destinato ad aumentare, e sempre meno giovani: una situazione che mette a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico italiano. Anche per questo la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità (Cida) sollecita non solo un intervento che renda il fisco meno gravoso per queste due generazioni, ma anche un provvedimento specifico per fare in modo che i giovani talenti siano valorizzati e non decidano di trasferirsi all’estero. Infatti, oltre un terzo dei giovani con meno di 30 anni sarebbe disposto a espatriare per avere un lavoro e un salario migliori.



RIFORMA PENSIONI 2024, IL RUOLO CRUCIALE DI IMPRESE, SCUOLE E UNIVERSITÀ

Certo non è semplice operare per un miglioramento della situazione dei giovani quando al contempo occorre continuare a garantire servizi e prestazioni per gli anziani. Anche nel mondo del lavoro, inoltre, sempre più sovente vi sono aziende che preferiscono investire più sull’esperienza e le conoscenze dei lavoratori più anziani piuttosto che spendere risorse e tempo per formare quelli più giovani. Resta da capire se un intervento del legislatore sarebbe in grado di incentivare una maggior attenzione delle imprese ai giovani, che però spesso non hanno le competenze richieste dalle aziende. Cruciale diventa anche quindi il ruolo delle scuole e dell’università per la formazione dei ragazzi e anche la possibilità di creare dei ponti tra istruzione e imprese per fare in modo che si possano acquisire le competenze giuste.



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