RIFORMA PENSIONI 2024, LA PRECISAZIONE DEL CNEL
Nella giornata di ieri è giunta una tripla doccia gelata per quanti sperano che nella prossima Legge di bilancio si possano avere nuove misure di anticipo pensionistico o quanto meno una proroga di quelle in scadenza a fine anno. Anzitutto, il Cnel ha fatto sapere di non avere preparato alcun testo di legge di riforma delle pensioni e che dunque non c’è alcun documento in cui si parla della proposta di introdurre una flessibilità a partire dai 64 anni di età come circolato su media e agenzie nei giorni scorsi. Non è detto che poi che a valle dell’istruttoria preliminare in corso non si arrivi a una proposta analoga, ma al momento essa non sussiste. Più tardi in mattina è stato presentato il Rapporto annuale dell’Ufficio parlamentare di bilancio.
RIFORMA PENSIONI 2024, IL FRENO DI UPB E UE AI PENSIONAMENTI ANTICIPATI
Nel documento si spiega che non appare plausibile che misure di anticipo pensionistico possano non sottrarre risorse ad altre voci del welfare e autofinanziarsi. L’Upb ha anche sottolineato che eventualmente bisognerebbe muoversi nella direzione già intrapresa da Quota 103: ricalcolo contributivo dell’assegno. Infine, ha spiegato che, come già dimostrato da Quota 100, non ci si può aspettare che si creino tanti posti di lavoro per i giovani quanti quelli lasciati liberi dai beneficiari degli anticipo pensionistici. Non è poi mancato il consueto richiamo della Commissione europea a contenere la spesa pensionistica nel nostro Paese, che oltretutto ora è ufficialmente sottoposto a procedura d’infrazione per eccesso di deficit. Dunque stanziare risorse per anticipi pensionistici non pare consigliabile.
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