RIFORMA PENSIONI, L’ANTICIPO CERTO PER IL 2025
Ancora fino alla fine dell’anno ci saranno undici diverse modalità per poter andare in pensione, ma dal 2025 potrebbe esserci un deciso cambiamento della riforma pensioni che ridurrà i canali di ingresso alla quiescenza, in particolare quelli anticipati. Di sicuro, però, resisterà la pensione anticipata contributiva a 64 anni, anche se potrebbero essere apportate delle modifiche, come già avvenuto nell’ultima Legge di bilancio, alla soglia minima di importo del futuro assegno richiesta per non dover attendere di maturare il requisito ordinario di vecchiaia (ora fissato a 67 anni). Un suo innalzamento creerebbe, però, non pochi malumori, dato che al momento tale canale di accesso alle pensione è utilizzabile principalmente chiedendo il ricalcolo contributivo pieno dell’assegno.
L’ADEGUAMENTO ALL’ASPETTATIVA DI VITA E LA RIFORMA PENSIONI 2025
Va anche ricordato che potrebbe essere rivisto il requisito anagrafico di accesso, al di là del suo adeguamento all’aspettativa di vita. Nel caso è probabile che comunque il requisito venga lasciato inalterato per quanti l’abbiano raggiunto entro la fine del 2024, in modo da non creare un danno rispetto a un diritto acquisito, anche se non esercitato. Sempre a proposito della pensione anticipata contributiva va ricordato che con l’ultima Legge di bilancio anche il requisito contributivo, pari a 20 anni, verrà in futuro adeguato all’aspettativa di vita. Anche se c’è da dire che con così pochi anni di contribuzione è difficile raggiungere la soglia minima di importo futuro dell’assegno necessaria per poter aver diritto alla pensione.
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