RIFORMA PENSIONI, L’ATTESA PER LA QUATTORDICESIMA
Sono circa tre milioni i pensionati che lunedì 1° luglio 2024 riceveranno la quattordicesima insieme la consueto assegno mensile. L’importo aggiuntivo sarà in media di 420 euro, con un minimo di 366 euro e un massimo di 655 euro. Saranno alcune variabili, come gli anni di contribuzione versata e l’attività svolta, a determinare l’importo esatto della quattordicesima, per ricevere la quale non è necessario presentare domanda. Se qualche pensionato che non l’ha ricevuta ritenesse di averne diritto potrà rivolgersi all’Inps o a un patronato per le opportune verifiche. Va anche ricordato che questo “bonus” non viene erogato a chi percepisce assegni che non sono legati al versamento di contributi, come le pensioni sociali e di invalidità. Sono anche esclusi i percettori di Ape social o di pensioni derivanti dai fondi di solidarietà.
RIFORMA PENSIONI 2024, IL SILENZIO DI SINDACATI E PARTITI
Nelle recenti rivendicazioni sindacali non si è fatto più accenno, come in passato, alla richiesta nella riforma pensioni 2024 di aumentare la platea e l’importo della quattordicesima. Anche dal mondo politico non sono arrivate più sollecitazioni in materia. Al momento, infatti, prioritario sembra individuare una qualche forma di flessibilità o di anticipo pensionistico alternativo alle misure che scadranno a fine anno, oltre che cercare di incentivare l’adesione alla previdenza complementare o studiare rimedi per evitare che i giovani, oltre ad andare in quiescenza in età avanzata, si ritrovino con assegni di importo piuttosto esiguo, specialmente se raffrontati con quelli dei loro genitori.
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