RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI MARINO
Mauro Marino evidenzia la necessità di varare una riforma organica delle pensioni, tema che sembra però scomparso dal dibattito politico in questo inizio 2024. Dal suo punto di vista, il problema non riguarda le risorse. Infatti, “le entrate tributarie del 2022, dati del Mef, sono aumentate del 9,8% rispetto all’anno 2021 con un incremento di 48 miliardi raggiungendo i 544 miliardi e i dati del 2023 (fino a novembre) evidenziano che c’è stato un ulteriore aumento del 6,3% di oltre 31 miliardi. Perfino i dati comunicati dall’Agenzia delle Entrate sul fenomeno evasivo sono molto positivi con un record di incassi derivante da contrasto all’evasione di circa 24,7 miliardi con un aumento di 4,5 miliardi rispetto all’anno 2022”.
LE RISORSE PER UNA RIFORMA DELLA PREVIDENZA
L’esperto previdenziale, in un articolo su pensionipertutti.it, sottolinea anche che “se poi analizziamo i dati sulla previdenza notiamo che il costo della stessa epurato dall’assistenza e dall’Irpef è inferiore a 190 miliardi a fronte di versamenti contributivi di oltre 220 miliardi”. Pertanto, “lo spazio e i fondi per una riforma strutturale e duratura esistono, si tratta di metterci mano seriamente dedicando tempo e trovando soluzioni valide per tutti. Bisogna impegnarsi da subito e non avere sempre dei finti ostacoli da mettere come priorità, è necessario mettere da parte le faziosità tra schieramenti perché la previdenza è di tutti i cittadini italiani e tutti prima o poi, soprattutto i giovani, rischiano di pagarne il conto dopo una vita di lavoro”.
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