RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI ORLANDO
Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e candidato del centrosinistra alla Presidenza della Liguria, ritiene importante adoperarsi per migliorare la qualità dell’occupazione in Italia, in modo da contrastare il rischio di bassi salari che si ripercuotono poi sul futuro previdenziale dei lavoratori. La Fnp-Cisl chiede invece di rivalutare tutte le pensioni, abbandonando il blocco parziale che scadrà a fine anno. Il timore del sindacato dei pensionati, infatti, è che nella prossima Legge di bilancio ci possano essere misure che penalizzino chi è già in quiescenza. Intanto in un intervento pubblicato sul Fatto Quotidiano, Matteo Jessuola spiega come affrontare il “trilemma dell’adeguatezza” in campo pensionistico.
RIFORMA PENSIONI 2024, L’ANALISI DI JESSUOLA
Con questo termine il Professore di Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano indica la necessità di evitare che ci siano pensionati poveri, garantendo comunque che il sistema pensionistico sia sostenibile. Dal suo punto di vista, occorre neutralizzare gli effetti regressivi delle riforme delle pensioni che si sono succedute dal 1992 mediante la creazione di un nuovo modello pensionistico, del quale però non vengono elencate le caratteristiche salienti. La Fisac-Cgil di Firenze si prepara intanto alla festa dal titolo “Partita doppia, la previdenza integrativa come chiave del futuro”, evidenziando che occorre superare la riforma pensioni della Fornero e intervenire anche sul mercato del lavoro per dare più garanzie occupazionali a giovani e donne, specialmente al centro-sud.
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