IL CHIARIMENTO INPS
Come riporta Italia Oggi, Inps ricorda che “per le pensioni quota 100, quota 102 e per le pensioni anticipate flessibili è prevista, a partire dal primo giorno dalla decorrenza della pensione e fino a quando non si maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia, la non cumulabilità con i redditi provenienti sia da lavoro dipendente che autonomo”. Va detto che “l’Inps provvede ad informare i propri utenti sul regime di incumulabilità della pensione con i redditi da lavoro, al momento in cui comunica il provvedimento di liquidazione della pensione, in applicazione del principio di trasparenza dell’azione amministrativa”. Inoltre, la normativa stabilisce un’eccezione per i redditi da lavoro autonomo occasionale, purché non superino i 5.000 euro di compensi lordi l’anno, comprendendo “anche quelli riconducibili all’attività svolta nei mesi dell’anno precedente la decorrenza della pensione e/o successivi al compimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia”.
LA STOCCATA DI BOMBARDIERI AL GOVERNO SULLA RIFORMA PENSIONI
Il Governo Meloni non è da meno dei precedenti in merito ai tagli sulla riforma pensioni: lo afferma il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parlando a “Restart” su Rai3 criticando la Manovra di Bilancio. «Tutti i governi fanno cassa sulle pensioni e questa insicurezza non aiutale persone ad andare in pensione», attacca il leader della Uil accusando l’esecutivo di aver peggiorato la legge Fornero.
«Abbiamo, spiega, situazioni gravi perché il presupposto della legge Fornero era che tutti i lavori fossero uguali, abbiamo impiegato anni per dimostrare che ci sono lavori usuranti e che chi lavora in acciaieria deve andare in pensione prima», ha poi continuato Bombardieri sottolineando come la Manovra prevede risparmi sulle pensioni per 60 miliardi nei prossimi anni, «Salvini andava davanti alla casa della Fornero, ora possono fare ie fotografie insieme», ha concluso il segretario Uil. (agg. di Niccolò Magnani)
LO STUDIO DELLA CGIL SUGLI ANTICIPI PER LE DONNE
Come riporta Repubblica, secondo uno studio della Cgil, “il prossimo anno sette donne su dieci non riusciranno ad accedere alla pensione anticipata. E dovranno restare più a lungo al lavoro, se ce l’hanno”. Questo per via “delle strette operate dalle due manovre Meloni su Ape sociale, Opzione donna, Quota 103. E da ultimo anche il taglio degli assegni di 732.300 lavoratori pubblici, dai medici alle maestre, dagli ufficiali giudiziari ai dipendenti degli enti locali”. “Nessuna donna accederà alla nuova Quota 103. Appena 250 riusciranno ad agganciare Opzione donna, di fatto quasi abolita. E altre 3.510 useranno l’Ape sociale. In totale, solo 3.760 donne saranno esonerate dalla Legge Fornero”, spiega Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil. Secondo il sindacato, le pensioni anticipate delle donne, già calate del 28% nel 2023 (da 107 mila a 77 mila) subiranno un ulteriore diminuzione a 55 mila quest’anno e poi scenderanno a 30 mila l’anno nel 2025-2026. Dunque, il conto dal 2022 al 2025 è del -72% di uscite anticipate tra le donne.
INPS, GLI AGGIORNAMENTI PER LA GESTIONE SEPARATA
Come ricorda Il Sole 24 Ore, “con la circolare 24/2024, l’Inps ha aggiornato minimali, massimali e aliquote per i lavoratori iscritti nella gestione separata, inclusi quelli del settore sportivo dilettantistico. In particolare, per i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co) sportivi e amministrativo-gestionali iscritti alla gestione separata e non assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria, si conferma l’aliquota contributiva pari al 25 per cento. Diversamente è al 24% per i co.co.co sportivi e amministrativogestionali, i pensionati e dipendenti pubblici ove siano stati autorizzati allo svolgimento di lavoro sportivo. Si precisa, poi, che per il 2024 il massimale di reddito è pari a 119.650 euro, mentre il minimale è 18.415 euro. Conseguentemente, solo a fronte del versamento di un importo pari o superiore ai contributi minimi potrà essere accreditato l’intero anno previdenziale. In caso contrario, ai fini pensionistici varrà una frazione d’anno rapportata a quanto effettivamente versato”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI FUMAROLA
A margine del Consiglio generale della Cisl pugliese tenutosi a Bari, la Segretaria generale aggiunta della Cisl nazionale, Daniela Fumarola, ha detto che “il 2024 sarà un anno di grandi opportunità ma anche di insidie ed è su queste ultime che concentreremo tutta la capacità della Cisl per realizzare soluzioni condivise e partecipate, a partire dall’incremento di salari e pensioni“. La sindacalista si è espressa anche sulla vicenda dell’ex Ilva, evidenziando la necessità di “intervenire con urgenza per garantire lavoro, continuità produttiva, ambientalizzazione, salute e sicurezza dentro e fuori la fabbrica. Noi auspichiamo un intervento responsabile da parte del Governo, con il quale abbiamo avuto diversi incontri. È una vertenza e una emergenza, che se lasciata al proprio destino rischia di creare dei problemi ancora più gravi rispetto a quelli che stiamo vivendo”.
I DATI SU LABORFONDS
Intanto, come riporta rainews, è stato registrato un ottimo recupero per Laborfonds, “il fondo pensione dedicato ai lavoratori dipendenti del Trentino Alto Adige. Le quattro linee di investimento presentano rendimenti differenziati, ma sono tutti con il segno più. Si va dal 4% della linea garantita, al 9% cento di quella cosiddetta dinamica, composta in maggioranza da investimenti in azioni. Laborfonds conquista inoltre 7 mila e 500 nuovi iscritti: il 67% di questi ha meno di 40 anni, mentre il 55% è rappresentato da donne. Il totale del patrimonio gestito da Laborfonds ammonta adesso a quasi 3,8 miliardi di euro, in crescita di 400 milioni rispetto al 2022″.
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