RIFORMA PENSIONI 2025, LE IPOTESI SUI FONDI

La previdenza complementare, come ha spiegato il ministro del Lavoro Calderone, sarà probabilmente uno dei temi che la Legge di bilancio affronterà. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, non si sarebbe solo discutendo di silenzio-assenso per incentivare l’adesione dei giovani o di “obbligo” di trasferire parte del loro Tfr ai fondi pensione, ma vi sarebbe anche l’idea di conteggiare il futuro assegno derivante dalla previdenza complementare per il raggiungimento delle soglie chiave necessarie ad accedere al pensionamento anticipato a 64 anni tramite il sistema contributivo pieno. In questo modo, quindi, i fondi pensioni potrebbero contribuire ad aumentare la flessibilità in uscita dal mercato del lavoro.



LA RICHIESTA DELL’USIF, RIFORMA PENSIONI 2025

Il quotidiano di Confindustria spiega anche che vi sono progetti, come quello del think tank Talents in motion Previverso, per cercare di aumentare la conoscenza della previdenza complementare tra i giovani già all’università o durante i loro primi lavori tramite degli appositi road-show. A proposito di previdenza complementare va segnalata anche la richiesta dell’Unione sindacale italiana finanzieri di inserire nelle trattative per il rinnovo contrattuale una previdenza dedicata agli appartenenti alle forze di polizia. In Svizzera, invece, domenica 22 settembre si terrà un referendum sulla riforma della previdenza professionale che vede schierata per il No le Acli Svizzera che teme danni importanti per le fasce di reddito più basso e anche un peggioramento della qualità della vita durante la pensione per molti lavoratori.



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