RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI GHISELLI
Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha lanciato un allarme che non passa inosservato circa gli effetti della demografici sui conti dell’Istituto nazionale dei previdenza sociale. Infatti, l’aumento della popolazione in età avanzata, unito alla bassa natalità del Paese, porteranno a un passivo patrimoniale di 45 miliardi di euro nel 2032. Questo quando l’anno scorso si era chiuso con un attivo di 23 miliardi. Roberto Ghiselli, attuale Presidente del Civ dell’Inps, ed ex Segretario confederale della Cgil, ha evidenziato il rischio che per le pensioni del futuro è quello che non raggiungano un importo adeguato, soprattutto a causa delle carriere discontinue cui sovente sono sottoposti i giovani.
RIFORMA PENSIONI 2024, IL SUGGERIMENTO DELLA COVIP
L’Inps ha tenuto a fornire rassicurazioni sulla propria situazione contabile, ma intanto torna a farsi urgente la necessità di una riforma pensioni 2024 a favore dei giovani. Giovani che, insieme a donne e lavoratori del Sud, sono secondo la Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, i soggetti meno iscritti alla previdenza complementare. Anche perché viene suggerita una revisione degli attuali benefici fiscali in modo che si possano costruire già dei versamenti nei fondi nella fase di ingresso nel mondo del lavoro. Vedremo se il suggerimento verrà accolto e quali saranno in ogni caso le scelte dell’Esecutivo, specie in vista della Legge di bilancio, sia in relazione alla previdenza complementare che alle misure specifiche per i giovani, oltre che ovviamente sulle pensioni più in generale.
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