L’obiettivo della Lega è quello di fare una riforma pensioni in modo che Quota 41 possa essere goduta da tutti e a confermarlo è stato anche Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Le risorse finanziarie scarseggiano e l’unica risposta ai lavoratori e ai futuri pensionati si traduce in un possibile sgravio contributivo che possa far tirare un sospiro di sollievo in un periodo così economicamente cupo.



Riforma pensioni 2024, Quota 41 per tutti è realmente sostenibile?

Claudio Durigon è convinto che Quota 41 può essere economicamente sostenibile ed estendibile a qualsiasi lavoratore proprio grazie al sistema contributivo che prevale su quello retributivo. Una opinione che vede la conferma del Ministro Matteo Salvini che è sempre più convinto di bypassare la Legge Fornero del 2011.



Secondo i calcoli stimati dalla Ragioneria di Stato l’applicazione della riforma che farebbe uscire dal lavoro a 41 anni di contributi (indipendentemente dall’età anagrafica) comporterebbe un costo variabile dai 4 ai 5 miliardi di euro.

La spesa può essere ridotta – come è già avvenuto con Quota 103 – se si applica il ricalcolo contributivo che costringerebbe e penalizzerebbe parte dei lavoratori a rinunciare al sistema retributivo.

I nuovi requisiti

Applicando Quota 41 per tutti – oggi accessibile soltanto ai lavoratori precoci – si potrebbe superare la riforma pensioni della Fornero del 2011 applicata dal Governo Monti nello stesso anno: questo accadrebbe soltanto in parte per la pensione anticipata che permette alle donne di uscire a 41 anni e 10 mesi di contributi e agli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi.



Per chi non è riuscito a maturare 41 anni di contributi andrebbe in pensione a 67 anni di età e avendo versato 20 anni di contributi, riforma delle pensioni che si presume possa restare uguale senza alcuna modifica.

Quota 41 merita un’attenzione in più – come ci ha insegnato Quota 100 – perché il rischio è quello di poter essere goduta soltanto da chi ha avuto la fortuna del “posto fisso” ad un’età molto giovane.