RIFORMA PENSIONI, IL TEMA ASSENTE DALLE MANIFESTAZIONI
Oggi Cgil e Uil terranno a Roma una manifestazione nazionale cui parteciperanno anche le federazioni dei pensionati. Non sembra che saranno illustrate specifiche istanze relative alla riforma delle pensioni. In parte perché ultimamente le richieste sindacali in materia vertono più sulla necessità che il Governo riapra il confronto in materia, esplicitando quali siano le sue intenzioni e, soprattutto, quante siano le risorse che si intendono dedicare a questo specifico capitolo nella prossima Legge di bilancio che verrà varata in autunno. In parte perché i contenuti della piattaforma unitaria sindacale sulla previdenza sono noti e vanno da una maggior flessibilità in uscita dai 62 anni alla previsione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani.
I SINDACATI COSTRETTI A GIOCARE IN DIFESA
Più che giocare “in attacco” presentando nuove richieste, per i sindacati sembra profilarsi un gioco “in difesa”. Nelle ultime settimane, infatti, dopo l’approvazione del Def, hanno preso a circolare indiscrezioni secondo cui l’Esecutivo potrebbe varare ulteriori strette sulle forme di pensionamento anticipato già esistenti, dalla Quota 103 all’Ape sociale, e in aggiunta prorogare il blocco parziale delle indicizzazioni delle pensioni in essere all’inflazione per cercare di contenere la spesa pensionistica. Su quest’ultimo punto i sindacati sono ovviamente più sensibili, avendo molti ex lavoratori tra gli iscritti, e la loro priorità è, quindi, cercare di evitare il protrarsi di tagli che incidono sul potere d’acquisto dei pensionati. Pertanto la necessità di tutelare chi in pensione c’è già rischia di depotenziare le istanze per chi alla quiescenza è solamente prossimo.
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