RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI DURIGON
Nell’ottica di adottare misure di riforma delle pensioni 2024 che guardino ai giovani, il cui futuro previdenziale rischia di non essere molto roseo, non solo per l’età in cui potrebbero lasciare il lavoro, sempre più vicina ai 70 anni, ma anche per l’importo del futuro assegno, torna ad affacciarsi la possibilità di intervenire sulla previdenza complementare. Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, infatti, recentemente non ha solo parlato di Quota 41, ribadendo che potrebbe anche entrare nella prossima Legge di bilancio, ma ha ricordato la necessità di rafforzare il secondo pilastro e di rendere i giovani sempre più consapevoli dell’importanza di avere una propria posizione nella previdenza complementare.
RIFORMA PENSIONI 2024, IL POSSIBILE INTERVENTO SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Di certo i sindacati non sarebbero contrari a un intervento che agevolasse l’adesione ai fondi pensione, anche perché questa è una delle richieste facenti parte della piattaforma unitaria in tema di riforma delle pensioni. Resta, tuttavia, da capire con quale modalità effettiva intervenire e raggiugnere l’obiettivo. Si potrebbe, infatti, pensare a un nuovo semestre di silenzio assenso che di fatto porterebbe il Tfr dei lavoratori verso i fondi a meno di un’esplicita manifestazione di dissenso per lasciarlo in azienda, ma sarebbe forse meglio perseguire la strada di qualche incentivazione attiva, anche se questa potrebbe dover comportare l’utilizzo di risorse pubbliche, tramite sgravi fiscali, seppur in una misura che sembra poter essere limitata. Vedremo se il Governo presenterà qualche proposta in materia.
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