RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI VITTIMBERGA
Nei giorni scorsi è emersa l’indiscrezione secondo cui nella Legge di bilancio il Governo potrebbe inserire, nell’ottica della riforma pensioni 2025, anche un aumento delle pensioni minime per portarle sopra i 620 euro mensili. Intervistata dal Messaggero, Valeria Vittimberga, Direttore generale dell’Inps, ha spiegato che una tale misura, nel caso venisse approvata, sarebbe sostenibile per i conti dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Inoltre, ha evidenziato che si ragiona anche sulla possibilità di consentire a chi matura i requisiti per la quiescenza di restare al lavoro, cosa che consentirebbe di ridurre la spesa per le pensioni. A proposito di Inps, nel mese di ottobre ha preso il via la rilevazione di Customer Experience 2024, che interesserà poco meno di 900.000 persone.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE SCADENZE NEL MONDO DELLA SCUOLA
Si tratta di utenti che hanno usufruito tra marzo e luglio di prestazioni da parte dell’Inps anche per quel che riguarda le pensioni e il riscatto della laurea ai fini previdenziali. A loro verrà chiesto di esprimersi tramite un questionario inviato via mail sulle varie fasi della loro pratica in modo da misurare anche il grado di soddisfazione e pensare eventualmente a miglioramenti da apportare. Intanto, come ricorda Il Sole 24 Ore, quanti nel mondo della scuola intendano utilizzare l’Ape sociale o usufruire della pensione anticipata per i lavoratori precoci dovranno, al netto di eventuali interventi nella Legge di bilancio, presentare domanda di cessazione dal servizio, una volta ottenuto il riconoscimento dei requisiti da parte dell’Inps, entro il 31 agosto 2025.
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