RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI LA MONICA
Nei giorni scorsi a Roma si è tenuto un convegno dal titolo “@migrazione, da fenomeno sociale a fattore identitario”, promosso dalla Fondazione Migrantes e dall’Inps, il cui Direttore centrale Pensioni Vito La Monica, ai microfoni di 9 Colonne, ha ricordato che le attività lavorative svolte tramite la digital economy creano non poche incertezze riguardo il fondo a cui i contributi previdenziali dei lavoratori impiegati vanno versati. Sempre nello stesso convegno, Massimo Colitti, Dirigente Area Pensioni in regime internazionale e pagamento delle pensioni all’estero dell’Inps, ha evidenziato che negli ultimi anni è diminuito il numero di pensioni pagate all’estero, ma è cresciuto il loro importo.
RIFORMA PENSIONI 2025, IN AUMENTO L’IMPORTO DELLE PENSIONI ESTERE
Anna Thomas, addetta dell’Inps al monitoraggio, in particolare alle pensioni all’estero, ha spiegato che l’aumento degli importi deriva anche dal fatto che tra gli italiani che emigrano vi sono anche lavoratori qualificati o professionisti, con retribuzioni, e quindi pensioni, più alte della media. Inoltre, sono in crescita, e il loro numero dovrebbe aumentare ancora nei prossimi anni, i pensionati stranieri che, dopo aver lavorato nel nostro Paese regolarmente, hanno scelto di tornare nel loro Paese d’origine. A proposito delle pensioni erogate all’estero, val la pena ricordare che con la Legge di bilancio è stata bloccata la loro indicizzazione, a meno che non si tratti di assegni di importo fino al minimo.
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