RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI EUROSTAT
Da Eurostat arrivano un paio di dati interessanti in tema di pensioni. Il primo evidenzia che l’età media di pensionamento nell’Ue lo scorso anno è stata pari a 61,3 anni, in crescita di 2,1 anni rispetto al 2022. Si tratta di un’età certamente non elevata e comunque inferiore a quella media con cui si lascia il lavoro nel nostro Paese (64,2 anni secondo i dati dell’Inps). Un altro dato interessante di Eurostat, come spiega Italia Oggi, riguarda il fatto che il 9,4% degli italiani, pur avendo raggiunti i requisiti pensionistici, ha continuato a lavorare. Oltre la metà di loro l’ha fatto “perché gli piace”. In Europa le percentuali più alte di chi resta al lavoro anziché andare in pensione si registrano in Estonia, Lettonia e Lituania.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FUMAROLA
Intanto la Segretaria generale aggiunta della Cisl Daniela Fumarola, durante un intervento al Consiglio generale della Fnp-Cisl, ha sottolineato l’importanza di un patto tra generazioni, in modo che vi sia un nuovo equilibrio tra flessibilità in uscita e in entrata dal mercato del lavoro. Dunque servirebbero norme sul sistema pensionistico più inclusive e sostenibili dal punto di vista sociale, insieme a un turnover che coinvolga i giovani, specialmente le donne. In questo modo, ha aggiunto la sindacalista, sarebbe possibile creare una visione comune tra generazioni anziché un potenziale conflitto tra le stesse, visto che hanno interessi e necessità diverse. Il punto è che hanno bisogno l’una dell’altra.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI