RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FAVA
Gabriele Fava, intervistato da money.it, ribadisce quanto sostenuto già durante le audizioni parlamentari relative alla sua nomina contro l’ipotesi di separare la spesa assistenziale da quella previdenziale, in quanto sarebbe molto oneroso per lo Stato. Il Presidente dell’Inps ricorda anche due importanti novità in tema di riforma pensioni 2025 introdotte dalla Legge di bilancio per il nuovo anno: il “bonus Giorgetti” che incentiva chi ha maturato i requisiti per accedere alla quiescenza a restare al lavoro e la possibilità di utilizzare la rendita della previdenza complementare per raggiungere l’importo dell’assegno necessario a utilizzare la pensione contributiva anticipata a 64 anni e quella standard a 67.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI BIASOLI
Tuttavia, Stefano Biasoli, in un articolo pubblicato su startmag.it, evidenzia che la possibilità di utilizzare la rendita della previdenza complementare per raggiungere la soglia minima dell’importo dell’assegno per accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni introdotta appunto dalla Legge di bilancio non è una vera e propria novità, dato che si tratta di una misura già pensata 20 anni da Alberto Brambilla e Roberto Maroni, con la differenza che i due avevano anche previsto un Fondo di solidarietà per coprire i rischi legati al fallimento dei fondi integrativi che oggi non c’è. Dal suo punto di vista si sta cercando ancora una volta di prendere in giro gli italiani, per di più su un tema importante come quello delle pensioni.
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