RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FORNERO
Elsa Fornero commenta le scelte del Governo in tema di pensioni, spiegando che a suo avviso, nonostante la volontà di varare una contro riforma pensioni 2025, rispetto a quella che porta il suo nome, ci si è poi scontrati con la mancanza delle risorse necessarie, anche perché negli anni passati era stata varata Quota 100, una misura dispendiosa. L’ex ministra del Lavoro, intervistata dal Corriere della Sera, evidenzia che la priorità andrebbe data all’aumento dell’occupazione e delle retribuzioni, in modo da evitare che ci siano future pensioni di importo modesto. Giovanni Paglia, responsabile economia di Sinistra Italiana, intervistato da Fanpage evidenzia un aspetto non secondario dell’incentivazione alla permanenza al lavoro contenuta nella manovra.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE RICHIESTE DI CGIL E UIL
A suo avviso, infatti, la permanenza volontaria al lavoro nonostante il raggiungimento dei requisiti pensionistici potrebbe poi facilmente diventare “coatta” e, quindi, non certamente positiva. L’esperto di riforma pensioni Mauro Marino, invece, in un articolo pubblicato su pensionipertutti.it sottolinea la necessità di una vera riforma pensioni 2025 che nasca da un confronto con le parti sociali e che si basi su una flessibilità ampia, con penalizzazioni per chi volesse uscire prima dal mercato del lavoro e un’incentivazione per chi volesse farlo più tardi. Cgil e Uil, infine, sono scese in piazza a Roma per chiedere non solo più risorse per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, ma anche di risolvere il problema del Tfr/Tfs liquidato con ritardi che possono raggiungere anche i sette anni.
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