RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI GIORGETTI

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato ancora ieri della Legge di bilancio in via di elaborazione da parte del Governo, spiegando che ci sarà anche una misura di riforma delle pensioni  2025volta a concedere incentivi fiscali a quanto, pura avendo i requisiti per accedere alla quiescenza, vorranno restare al lavoro. La volontà è quindi quella di perfezionare il bonus Maroni e, ha aggiunto Giorgetti, anche fare in modo che nel settore pubblico non ci sia un’obbligata fuoriuscita di figure professionali, specie con competenze tecniche, oggi difficili da rimpiazzare. A stretto giro è però arrivata una critica a questa misura da parte dell’ex Premier Giuseppe Conte, oggi Presidente di M5s.



L’ANALISI DELLA CGIL SULLA RIFORMA PENSIONI 2025

In particolare, Conte evidenzia che una maggioranza che era partita con la promessa di cancellare la riforma pensioni della Fornero per consentire agli italiani di andare in pensione prima, oggi si trova a incentivare i lavoratori affinché vadano più tardi in quiescenza. Il leader pentastellato sostiene anche che per i pensionati viene previsto il taglio della rivalutazione degli assegni, anche se in realtà è intenzione del Governo garantire una piena indicizzazione all’inflazione, senza più blocco parziale. Su questo tema, tuttavia, la Cgil ricorda che i tagli effettuati hanno comportato una perdita nell’importo delle pensioni oltre il quattro volte il minimo che non verrà recuperata. Ezio Cigna, responsabile previdenza della Cgil, spiega anche che l’Esecutivo indica soluzioni che potrebbero allungare l’età pensionabile.



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