RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI TRIDICO

La manovra, e le misure di riforma delle pensioni in essa contenute, continuano a essere al centro del dibattito. L’ex Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ora europarlamentare M5s, critica l’aumento di 3 euro al mese delle minime proponendo l’estensione della no tax area per le pensioni fino a 1.000 euro al mese. Anche Luigi Sbarra, Segretario generale della Cisl, auspica un intervento durante l’iter parlamentare della Legge di bilancio che incrementi l’importo delle minime. L’Associazione nazionale pensionati aderente alla Cia, oltre a stigmatizzare l’irrisorio aumento delle minime evidenzia che con la manovra non vengono effettuati cambiamenti a Opzione donna, non viene riconosciuto come usurante il lavoro degli agricoltori e manca un intervento specifico per il futuro previdenziale dei giovani.



RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI DEL CIV DELL’INPS

Dal canto suo lo Spi-Cgil, come ha spiegato la sua Segretaria generale Tania Scacchetti, ricorda che negli ultimi trent’anni i pensionati hanno subito penalizzazioni per oltre 100 miliardi di euro e dunque occorre che ora vengano trattati in modo differente, non per fare cassa. Il sindacato dei pensionati italiani ha tra l’altro in programma ancora delle mobilitazioni nella giornata odierna. Intanto dal Rendiconto sociale del Comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps emerge che nel 2023 la spesa per le pensioni è salita del 7,4% (da 283 a 304 miliardi di euro), principalmente per l’adeguamento degli assegni all’inflazione. Vi è stato tuttavia un calo del 5% delle pensioni liquidate grazie anche alla stretta operata su Quota 103 e Opzione donna.



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