RIFORMA PENSIONI 2025, L’ATTESA PER LA MANOVRA

Si attendono ulteriori dettagli sulle misure relative alle pensioni contenute nella Legge di bilancio, soprattutto per quel che riguarda le fasce previste per l’indicizzazione delle pensioni, che stavolta non subirà alcun blocco parziale. Al momento pare che le fasce saranno quattro, con l’ultima relativa agli assegni sopra le sei volte il trattamento minimo, con una rivalutazione limitata al 50%. Resta poi da capire a quanto ammonterà l’annunciato incremento delle minime, che potrebbe superare i 630 euro al mese, anche se è noto che Forza Italia vorrebbe uno sforzo maggiore su questo fronte. Probabilmente l’insistenza degli azzurri si farà sentire anche durante l’iter parlamentare della manovra se il testo governativo confermerà l’importo.



RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI DI CIOMMO

Intanto Francesco Di Ciommo, Presidente di Previndai, il fondo pensione dei dirigenti industriali, ha evidenziato, intervenendo sul mensile Economy, che per garantirsi un futuro pensionistico dignitoso i giovani dovrebbero, sin dai primi anni di attività lavorativa, prendere in considerazione l’adesione e il versamento di contributi volontari in un fondo pensione. Infatti, considerando sia la previdenza complementare che quella pubblica obbligatoria è possibile arrivare a un importo del futuro assegno pensionistico vicino al 90% dell’ultima retribuzione. Tra l’altro i loro genitori possono aiutarli iscrivendoli sin da piccoli al fondo pensione di categoria di appartenenza, cosa da fornirgli una base contributiva importante.



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