RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI GRONCHI
Sandro Gronchi, in un articolo pubblicato su lavoce.info, compie un’analisi interessante sul sistema contributivo italiano e la flessibilità in uscita presente anche in alcune misure dell’ultima Legge di bilancio. Ma soprattutto spiega che in Svezia esiste la possibilità di uscire prima dal mondo del lavoro (a 63 anni) con un sistema che di fatto rappresenta una sorta di “assegno di accompagnamento” alla pensione che viene pagato dal lavoratore stesso tramite un importo inferiore della pensione. Lo Spi-Cgil ricorda invece l’importanza dei controlli sulle prestazioni pensionistiche e assistenziali cui si potrebbe godere in base ai cosiddetti diritti inespressi. Su collettiva.it vengono in questo senso ricordati casi in anziani con assegni bassi hanno avuto importanti conguagli dall’Inps.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE MANIFESTAZIONI ALL’ESTERO
In particolare solo in Veneto lo Spi lo scorso anno ha “recuperato” oltre tre milioni di euro. Ancora a proposito di sindacati, la Cgtp in Portogallo ha indetto manifestazioni che hanno visto una buona partecipazione di cittadini con l’obiettivo di chiedere un aumento dei salari e delle pensioni. Basti pensare che oltre la metà dei lavoratori percepisce meno di mille euro al mese. Una manifestazione simile si è tenuta anche a Fiume, per chiedere che le pensioni croate possano arrivare a un importo almeno pari al 60% degli stipendi medi dei lavoratori, visto l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto degli anziani. Infine, val la pena ricordare che nella Legge di bilancio non sono state effettuate modifiche alla lista dei lavori usuranti o gravosi.
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