RIFORMA PENSIONI 2025, IL DDL BUCALO
Il disegno di legge parlamentare a prima firma di Carmela Bucalo, che prevede il riscatto agevolato per i lavoratori della scuola, non avvantaggerebbe soltanto gli insegnanti. Come ricorda Il Sole 24 Ore, infatti, la platea dei potenziali beneficiari coinvolge anche quanti lavorano nelle università, nelle accademie, nei conservatori e negli enti di ricerca. Di fatto si tratta di circa 1,2 milioni di lavoratori, quanti sono impiegati nel comparto Istruzione e Ricerca nel nostro Paese. Il vantaggio che avrebbero è nettamente visibile se si considera che normalmente riscattare un anno di studi universitari ai fini pensionistici comporta il versamento, da parte del lavoratore, di poco meno di 6.100 euro, che diventerebbero circa 900.
RIFORMA PENSIONI 2025, I TEMPI PARLAMENTARI
Il testo del ddl, composto da un solo articolo suddiviso in due commi, prevede l’applicazione dell’aliquota del 5% per il riscatto della laurea anche per chi ha un contratto a tempo determinato o si trova in stato di disoccupazione. La senatrice di Fratelli d’Italia Bucalo ha spiegato al quotidiano di Confindustria di sperare che il testo possa essere calendarizzato per l’esame in commissione entro la fine di questo mese, di modo che possano presto iniziare le audizioni e si possa arrivare poi alla discussione ed eventualmente alla votazione. Non resta, quindi, che attendere qualche giorni per capire se l’auspicio di Bucalo, non diverso da quello di tanti insegnanti, potrà concretizzarsi o meno.
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