Ma se i tagli sulla riforma pensioni 2025 sono imputabili alla Fornero, che cosa ne penserà la diretta interessata? Questa è la domanda e la curiosità di milioni di italiani che saranno coinvolti nella penalizzazione in uscita dal lavoro e con un’età pensionabile sempre più alta.

In un dialogo con vicedirettore de LaStampa, Federico Monga, Elsa Fornero ha espresso la sua opinione al riguardo e sostenendo che non si può pretendere di applicare delle riforme a costo zero, occorrono grandi sacrifici per “figli e nipoti“.



Riforma pensioni 2025: i dubbi su ciò che ci aspetta

Elsa Fornero ha spiegato la sua visione di uno Stato e un Governo che dovrà rinunciare e “andare contro i cittadini” per potersi salvare. Ottenere l’approvazione di tutti – specialmente in questo periodo storico – è praticamente impossibile.



Le chance – per l’ex Ministra – per il Governo non sono molte: indebitarsi e trovare ulteriori forme di finanziamento. Le prospettive attuali prevedono di aumentare l’età pensionabile e di restringere il cerchio di Quota 41.

Una notizia poco piacevole soprattutto per i cittadini e i partiti politici favorevoli ad espandere tale misura. Eppure questa scelta rientrerebbe tra le “restrizioni” e i “sacrifici” che deve fare il Governo per uscire e ridurre i suoi debiti.

Per ridurre i debiti l’unica possibilità è quella di risparmiare più soldi possibili sulla spesa pubblica. E questo è il pensiero di Elsa Fornero:



«Apriamo una fase in cui il Governo dovrà fare i conti e dire tanti no. Si vedrà anche Meloni, se vuole essere una presidente del Consiglio che vuole durare, consapevole però che dovrà fare che non piaceranno molto ai cittadini. Bisognerà dire che serviranno sacrifici, aggiungendo che li faremo per i nostri figli e nipoti per evitare una situazione come quella del 2011 in cui l’Italia non sapeva dove prendere i soldi per le spese correnti, comprese le pensioni».