RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI NANNICINI
In un articolo pubblicato recentemente sulla Stampa, Tommaso Nannicini evidenzia che il Governo, tramite le scelte effettuate con la Legge di bilancio in campo previdenziale, di fatto conferma l’impianto della riforma pensioni della Fornero e giudica come “legge placebo” e priva di effetti reali la norma che consente di utilizzare la rendita della previdenza complementare per raggiungere la soglia di importo minimo dell’assegno necessaria ad accedere alla pensione anticipata a 64 anni con il sistema contributivo pieno. L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio sottolinea anche che il sistema pensionistico italiano è stato reso sostenibile, ma ciò è avvenuto a scapito dell’importo degli assegni, specialmente per chi in quiescenza ci deve ancora andare.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA RICHIESTA DELL’ANIEF
Per Nannicini è quindi importante promuovere la previdenza complementare, oltre a prevedere altri interventi per affrontare sfide cruciali per il Paese, interventi sui quali sarebbe auspicabile un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizioni. Intanto il Presidente nazionale dell’Anief Marcello Pacifico ricorda che oltre la metà del personale scolastico ha più di 50 anni ed è quindi più a rischio di burnout. Per questo il sindacato autonomo continua a chiedere di introdurre una finestra pensionistica a 60 anni (come il personale delle forze armate e di polizia) e il riscatto gratuito della laurea per chi lavora nella scuola tramite una petizione online che ha ormai raggiunto la soglia delle 80.000 firme.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.