RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI PORTA
La Legge di bilancio è stata approvata dal Parlamento e non si placano le proteste delle opposizioni per le misure in essa contenute. Fabio Porta deputato del Partito democratico eletto all’estero, ricorda che per risparmiare 9 milioni di euro l’anno è stato stabilito che i pensionati residenti all’estero che percepiscono un assegno superiore alla minima non avranno diritto all’indicizzazione per il 2025, con effetti che si faranno sentire anche gli anni successivi, visto che la base su cui calcolare le future indicizzazioni sarà più bassa rispetto a quanto sarebbe accaduto senza l’introduzione del blocco nella manovra. Italia Viva, invece, evidenzia che l’età pensionabile verrà di fatto innalzata.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI MASTRAPASQUA
La vicepresidente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino, in un post diffuso sui social, ricorda infine che la maggioranza ha bocciato la proposta del suo partito che mirava ad aumentare le pensioni minime fino a 100 euro al mese tagliando i fondi che sono stati invece destinati alla difesa. Intanto in un articolo pubblicato sul Riformista, l’ex Presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua evidenzia quanto sia sbagliato occuparsi delle uscite anticipate, perché il tema delle pensioni è complicato da affrontare, visto che incrocia il grande problema demografico italiano e la necessità di creare più lavoro e ben retribuito. La soluzione, quindi, non può essere nemmeno affidarsi all’immigrazione senza che questa venga in qualche modo “governata”.
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