RIFORMA PENSIONI 2024, L’AUSPICIO DI MARINO

Chissà se davvero il calo dei tassi operato dalla Bce libererà risorse nel bilancio pubblico (meno interessi sul debito pubblico da pagare) utili per finanziare misure di riforma delle pensioni nella prossima Legge di bilancio. L’esperto previdenziale Mauro Marino lo auspica in un articolo pubblicato su pensionipertutti.it, anche per arrivare a introdurre una forma di flessibilità pensionistica al posto del sistema delle quote che riesce ad avvantaggiare solo pochi pensionandi, quasi mai donne. Di certo lo sperano i primi nati della Generazione X che l’anno prossimo arriveranno a compiere 60 anni e che, secondo un sondaggio di Naxitis, cominciano a sentirsi sotto pressione rispetto al loro futuro previdenziale.



riforma pensioni 2024, LE ASPETTATIVE DELLA GENERAZIONE X

Questo anche per il timore di vedere infrangersi le loro aspettative con la realtà. Certo per loro le cose andranno meglio che per i più giovani, anche perché riescono a risparmiare parte del loro reddito proprio in vista della quiescenza. Tuttavia la loro aspettativa di molto di loro di poter lasciare il lavoro a 60 anni, come avveniva un tempo, rischia di essere infranta e di non vedere nemmeno delle “scorciatoie” per cercare di evitare i requisiti normali di pensionamento. Infatti, come sottolineato in diverse occasione, la situazione dei conti pubblici italiani non rende facili il varo di provvedimenti di anticipo pensionistico. Si potrebbe ipotizzare forse un sistema con flessibilità, ma con penalizzazioni, come anche proposto recentemente dall’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano.



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