RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI MELONI

Giorgia Meloni, intervistata sabato scorso dal TG5, ha parlato della manovra e dell’impegno del Governo sul fronte della sanità. Tra le altre cose, il presidente del Consiglio ha evidenziato che se non ci fosse stato il Superbonus 110%, la misura relativa alle ristrutturazioni edilizie che ha avuto conseguenze importanti sui conti pubblici italiani, l’Esecutivo avrebbe potuto investire di più sulla sanità, sulle famiglie e sulle pensioni. Il suo collega di partito e deputato Manlio Messina, dal canto suo, ha spiegato che tra le priorità di Fratelli d’Italia per la Legge di bilancio c’è quella di far in modo che lavoratori e pensionati possano avere più soldi, così come risorse aggiuntive per la sanità.



RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI FERRANDO

Di riforma pensioni ha parlato anche Marco Ferrando in un articolo dedicato al welfare. Il vicedirettore di Avvenire ha ricordato che di fronte alla spesa pensionistica in aumento, che sfiorerà il 18% del Pil nei prossimi dieci anni, apparentemente non ci sono molte alternative: o si tagliano o le pensioni o si riduce la vita media degli italiani. Tuttavia, una terza via esiste. Questa passa dall’aumento della produttività e del numero dei lavoratori, compresi quelli immigrati. Intanto, come ricorda l’esperto fisco di Repubblica, ha preso il via il ravvedimento operoso per i datori di lavoro e gli autonomi non in regola con il versamento dei contributi all’Inps, che prevede sanzioni ridotte nel caso si proceda al pagamento entro 120 giorni dalla scadenza.



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