RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI MARÉ
Secondo Mauro Maré, il sistema pensionistico italiano crea un conflitto tra generazioni che rischia di portare i giovani a evitare di contribuire al sistema stesso senza poter avere molto in cambio tramite l’evasione contributiva o l’emigrazione all’estero. Intervistato da Formiche.net, il professore di Scienza delle Finanze alla Luiss di Roma spiega anche cosa si potrebbe fare per incentivare l’adesione alla previdenza complementare, a partire da maggiori incentivi fiscali, passando dal rafforzamento dell’educazione finanziaria, per concludere con la cosiddetta iscrizione semi-automatica che porterebbe i lavoratori ad aderire al fondo pensione di riferimento della propria categoria dovendo eventualmente optare per il trattenimento del Tfr in azienda.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI AIELLO
Intanto Davide Aiello critica l’operato del Governo per due questioni concernenti le pensioni. La prima riguarda l’annuncio fatto dal sottosegretario Claudio Durigon circa l’istituzione di una commissione per decidere se adeguare i requisiti pensionistici all’aspettativa di vita nel 2027. Per il deputato del Movimento 5 Stelle si tratta solo di una scappatoia per perdere tempo. La seconda critica prende spunto dai dati Inps sul calo (-15,7%) del numero di pensionamenti anticipati tra il 2023 e il 2024, che dimostrerebbe, secondo Aiello, come la Legge Fornero non si stata intaccata dall’Esecutivo, nonostante gli annunci fatti dai partiti di maggioranza durante la campagna elettorale e nei mesi scorsi.
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