RIFORMA PENSIONI 2025, LA RICHIESTA SULLE MINIME

La Cna Pensionati di Macerata evidenzia la necessità che le pensioni minime vengano portate ad almeno 726 euro al mese. Una cifra non casuale, ma corrispondente alla soglia di povertà. La richiesta è quindi quella di aumentare di oltre 100 euro al mese le minime per evitare che i pensionati possano scivolare sotto la soglia di povertà. Sulla carta l’obiettivo di legislatura dei partiti di maggioranza è arrivare a 1.000 euro al mese, ma ancora si è lontani e ci sono anziani che non possono aspettare. Intanto dall’Osservatorio Pensioni 2024 di Moneyfarm emerge che solamente il 26% dei lavoratori è iscritto alla previdenza complementare e che il gender gap previdenziale rischia di aumentare nei prossimi anni.



RIFORMA PENSIONI, LA SCADENZA PER L’APE SOCIAL

L’Inps ricorda, invece, che c’è tempo fino al 30 novembre per presentare la domanda di verifica della sussistenza delle condizioni necessarie ad accedere all’Ape sociale. Gli interessati faranno, quindi, bene a rispettare la scadenza. L’Ape sociale dovrebbe comunque essere prorogato tramite la Legge di bilancio, che però ha di fatto appena iniziato l’iter parlamentare. Difficile, in ogni caso, che la proroga possa saltare. Unipol, infine, ha dovuto stanziare 149 milioni di euro al lordo delle tasse per un fondo di solidarietà necessario a gestire il prepensionamento di circa 500 dipendenti. L’entità del fondo potrebbe essere rivista a fine anno in base alle adesione volontarie dei dipendenti prossimi a maturare i requisiti per l’accesso alla quiescenza.



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