Le novità sulla riforma pensioni 2025 – con il trascorrere dei giorni – sono sempre più certe. La riforma pensioni della Fornero non verrà superata e l’età pensionabile sarà sempre più “lunga”. Una necessità che come sottolinea il Governo, è già adottata da gran parte dei Paesi più avanzati desiderosi di sostenere nel lungo termine il sistema previdenziale.



La prima novità consiste nell’obbligatorietà di ingresso di quiescenza a cui saranno sottoposti i dipendenti pubblici. Per il privato invece, al momento si prevedono incentivi per chi vuol restare sul lavoro (pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia).

Novità sulla riforma pensioni 2025: un Piano per tutti

Le novità sulla prossima riforma pensioni 2025 saranno incentrate – con molta probabilità – sull’allungamento dell’età pensionabile. Una ipotesi quasi certa visto l’ultimo rapporto allarmante INPS che ha messo in evidenza le criticità e i rischi del sistema a collasso.



La situazione è piuttosto critica, e motivo per cui tra i 33 Disegni di Legge qualcuno tra questi conterrà «interventi in materia di disciplina pensionistica».

Durante un discorso in Parlamento, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel testo presentato per il Piano strutturale di bilancio triennale 2025-2029, ha sottolineato che nonostante i potenziamenti sul sistema sanitario e della previdenza, occorre uno sforzo “demografico“.

Le prossime misure

La prossima Legge di Bilancio potrebbe contenere dei bonus famiglia così da poter incentivare la natalità e affrontare il problema demografico. Secondo il ministro Giorgetti, verranno inoltre:



«Introdotte nuove misure allo scopo di migliorare il controllo e la programmazione dei costi pubblici e per responsabilizzare i centri di spesa a livello regionale, locale e statale in coerenza al progredire della cosiddetta ’Autonomia differenziata».

Ottobre è il mese clou per quel che saranno le novità ufficiali sulla riforma pensioni 2025 e sulla Legge di Bilancio con le relative misure per migliorare sia il potere d’acquisto dei cittadini che la vita delle imprese (detassando più possibile).