RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI MELONI
Giorgia Meloni ha incontrato ieri i sindacati a palazzo Chigi e tra le altre cose ha ricordato che le pensioni minime verranno rivalutate l’anno prossimo, come nei due precedenti, a un livello superiore rispetto a quello dell’inflazione. Maurizio Gasparri, dal canto suo, ha comunque evidenziato che occorre portarle a 1.000 euro al mese come previsto nel programma elettorale di Forza Italia, di cui è capogruppo al Senato. Dal Servizio Bilancio della Camera e del Senato, intanto, arriva la richiesta di chiarimenti su alcuni provvedimenti previdenziali contenuti nella manovra, compresa la previsione di 2.600 adesioni a Opzione donna, un numero superiore a quello indicato per la manovra dello scorso anno.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA PETIZIONE DELL’ANIEF
Nel frattempo il Presidente dell’Inps Gabriele Fava e l’ex ministra del Lavoro Elsa Fornero si sono ritrovati d’accordo, pur a distanza, nel sostenere, durante Elle Active! 2024, che per la sostenibilità del sistema pensionistico, vista la situazione demografica, è importante il lavoro. In particolare, secondo Fava occorre un patto con le imprese: aiuto alla loro crescita in cambio di produttività e salari più alti. L’Anief, invece, ha deciso di lanciare una petizione per riconoscere al personale scolastico una finestra pensionistica a 60 anni e il riscatto gratuito della laurea. Il Presidente Marcello Pacifico avanza anche una richieste per riformare l’Inps prevedendo una separazione netta tra spese pensionistiche e per gli ammortizzatori sociali.
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