Dalle ultime indiscrezioni la riforma pensioni 2025 potrebbe essere un “copia e incolla” della precedente. Dai “Palazzi” giunge una news da prendere con le pinze: nella prossima Manovra di Bilancio 2025 si potrebbero ritrovare le stesse misure con una lieve differenza nella Riforma pensioni della Fornero.
Il Governo pare abbia confermato le difficoltà di approvare le misure attualmente in vigore e di escluderle dalla Manovra (a cominciare dalla presunta Quota 41 in forma Light). In base a ciò che non verrà approvato, è possibile che vi si un allungamento dell’età pensionabile.
Riforma pensioni 2025: un anno “uguale al 2024”
La riforma pensioni 2025 potrebbe essere simile, se non uguale a quella del 2024. Il Governo è convinto di essersi impegnato abbastanza e di aver fatto il “possibile”. Ne è un esempio la variazione dei requisiti economici per garantire l’accesso alla pensione di vecchiaia ai contributivi puri.
Quota 103
Quota 103 rimarrà ed eventuali cambiamenti saranno discussi il prossimo anno. Il Governo si è reso conto che abolire il requisito anagrafico di 62 anni per passare a Quota 41 per tutti comporterebbe una spesa eccessiva.
La Manovra di Bilancio 2025 probabilmente conterrà Quota 103 così come la conosciamo, incentivando chi decide di rimanere a lavorare (Bonus Maroni) pur avendo maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia e di penalizzare l’uscita per via del conteggio meramente contributivo.
Ape Social e Opzione Donna
Anche Opzione Donna e Ape Social potrebbero essere prorogate senza ulteriori variazioni. Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro, ha specificato in diverse occasioni che quest’ultime misure “non sono mai state in discussione”.
Lo scorso anno tra l’altro, il Governo ha incrementato l’età pensionabile di 5 mesi e un anno, e già questa modifica è stata “significativa”.
L’Ape Social rimarrà la stessa e sarà destinata agli invalidi, ai disoccupati, ai gravosi e ai caregiver. Per accedervi è necessario versare 30 anni di contributi (che diventano 36 nel caso dei lavoratori gravosi) e aver compiuto 63 anni e 5 mesi di età anagrafica.
Per Opzione Donna il requisito anagrafico verrà confermato a 61 anni d’età (con possibilità di poterlo abbassare di uno o due anni in base a quanti figli si hanno).
Le novità sulla riforma pensioni 2025
La riforma pensioni 2025 potrebbe contenere poche novità. Le uniche che potrebbero essere introdotte fanno riferimento ai fondi per la pensione integrativa (destinando una parte del TFR alla previdenza complementare) e far restare i dipendenti pubblici in servizio anche dopo aver compiuto 67 anni.
Se questa riforma dovesse essere approvata il rischio sarebbe quello di tardare il pensionamento dei contribuenti italiani che maturano i requisiti per uscire dal lavoro.