RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI DIDONÈ
I dati del Report “La natura delle entrate e delle uscite dell’Inps in rapporto alla dimensione previdenziale e assistenziale delle prestazioni” recentemente presentato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, che vedono una spesa pensionistica in rapporto al Pil in aumento rispetto ai livelli pre-Covid sono, secondo il Segretario generale della Fnp-Cisl Emilio Didonè, la prova che occorre urgentemente separare la spesa assistenziale da quella previdenziale che faccia chiarezza sui costi reali affrontati dal sistema italiano. L’Istat ha invece comunicato che il coefficiente di rivalutazione del Tfr, relativo al mese di novembre, utile per quanti hanno cessato il rapporto di lavoro il mese scorso, è pari a 2,131939.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’EMENDAMENTO ALLA MANOVRA DELLA LEGA APPROVATO
Intanto è stato approvato l’emendamento alla Legge di bilancio presentato dalla Lega per fare in modo che per raggiungere la soglia di importo minimo dell’assegno relativo al pensionamento anticipato a 64 anni si possano conteggiare anche le rendite derivanti dalla previdenza complementare. Infine, come ricorda Avvenire, è stato pubblicato la scorsa settimana in Gazzetta Ufficiale un decreto ministeriale che consentirà di arrivare poi all’emanazione di una circolare Inps per comunicare i nuovi importi dei contributi obbligatori dei sacerdoti iscritti al Fondo di previdenza per il clero, che aumenteranno di 146,01 rispetto a quelli attualmente previsti. Tuttavia, considerando i conguagli per il passato, l’aumento complessivo sarà di 292,08 euro.
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