RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI CURCI
Se il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini spiega che il Governo vuole tagliare sulla sanità, sul lavoro e sulle pensioni, la Segretaria generale della Cgil di Cremona Elena Curci evidenzia che l’Esecutivo sembra avercela particolarmente con le donne sul fronte previdenziale. Come riporta welfarenetwork.it, infatti, la sindacalista ricorda che Opzione donna è stata di fatto azzerata dalla precedente Legge di bilancio e questo non ha fatto altro che acuire il colpo dato alle donne con la riforma pensioni della Fornero, che ormai nella maggioranza dei casi deve attendere i 67 anni per accedere alla quiescenza. Una situazione cui il Governo continua a non porre rimedio mentre cresce anche il gender gap salariale, che poi incide sulle pensioni.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE CONSIDERAZIONI DI BINI SMAGHI
Intanto Simone Bini Smaghi, vicedirettore generale di Arca Fondi Sgr, come riporta Il Sole 24 Ore, ritiene necessario rendere obbligatoria l’adesione alla previdenza complementare, mentre Nadia Vavassori, responsabile dei fondi pensione aperti di Amundi Sgr, evidenzia anche la necessità di consentire piccoli riscatti periodici, in modo da rendere più flessibile l’utilizzo dei fondi pensione. Sul fronte delle casse professionali, invece, Vincenzo Pappa Monteforte, Presidente della Casa del Notariato, ricorda che agli iscritti viene ancora applicato il sistema retributivo e che l’entità della loro pensione non dipende dai versamenti contributivi effettuati, ma dalla durata dell’attività professionale.
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