RIFORMA PENSIONI, IL CONTRATTO DI ESPANSIONE DI ENI

Il contratto di espansione, lo strumento potenziato con le misure di riforma pensioni introdotte con la Legge di bilancio 2021, trova sempre più applicazione. Come si legge in un comunicato del ministero del Lavoro, infatti, giovedì è stato sottoscritto “al termine dell’esame congiunto svolto in videoconferenza al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il contratto di espansione tra Eni SpA e le Organizzazioni sindacali di categoria, che prevede un programma di 500 assunzioni entro dicembre 2021”. Tra gli obiettivi dell’accordo vi è il sostegno alla trasformazione in corso, la formazione e riqualificazione professionale del personale e il favorire l’occupabilità. In base all’accordo verrà adottato “un piano di esodo anticipato per accompagnare al pensionamento i lavoratori che siano in possesso dei requisiti previsti da questa misura”.



FINO A 900 ESODI VOLONTARI

Eni, come riporta Teleborsa, considera “di rilevante importanza” la sottoscrizione di questo contratto di espansione, “che consentirà di favorire il ricambio generazionale, con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri attraverso l’assunzione di 500 risorse umane dal mercato del lavoro già nel 2021”. Riguardo gli esodi previsti nell’accordo, l’azienda fa sapere che è prevista “l’adesione volontaria per l’accompagnamento alla pensione per un numero massimo di 900 risorse che matureranno, nel periodo di vigenza dell’accordo stesso, il requisito di accesso alla pensione entro i successivi 60 mesi”. Eni metterà in campo anche un piano di formazione per circa 20.000 dipendenti per un totale di circa un milione di ore l’anno.

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