I CHIARIMENTI INPS PER MODULI QUOTA 100

Con un messaggio diffuso giovedì, l’Inps ha dato dei chiarimenti importanti per chi ha utilizzato o intende utilizzare Quota 100, la misura di riforma pensioni in vigore dallo scorso anno. I primi dovranno utilizzare, come spiega Il Sole 24 Ore, il modello AP139 “sia nel caso di percezione di redditi incumulabili, sia per redditi non rilevanti ai fini della incumulabilità, ma percepiti dopo” la decorrenza della pensione. I secondi, invece, dovranno compilare, insieme alla domanda di pensione, il modello AP140, nel quale “si specifica in via preventiva la presenza di redditi del tutto incumulabili con la pensione dopo la sua decorrenza (redditi da lavoro dipendente, assimilato o autonomo) o, ancora, di quelli in parte incumulabili, cioè redditi diversi derivanti da attività di lavoro autonomo occasione per non più di 5mila euro lordi annui”. Tale modello, spiega il quotidiano di Confindustria, servirà per “indicare anche i redditi maturati prima della decorrenza della pensione, ma che saranno percepiti in un secondo momento”.



RIFORMA PENSIONI, BOERI CONTRO PROPOSTA SINDACATI

A Tito Boeri la proposta di riforma pensioni dei sindacati, che vorrebbero la possibilità di accedere alla quiescenza a 62 anni senza penalizzazioni, appare ingiusta. Intervenendo ai microfoni di Radio Capital, come riporta Askanews, l’ex Presidente dell’Inps ha detto che “le persone che vanno a 62 anni sono trattate meglio di chi continua a lavorare. Non è giusto”. “Non è giusto per persone della stessa generazione e non è giusto tra generazioni diverse perché si appesantisce il debito pensionistico che grava sulle spalle dei giovani”, ha aggiunto. Dal suo punto di vista bisognerebbe “dare la possibilità di anticipare l’uscita fino a tre anni prima, applicando però i coefficienti di calcolo dell’assegno non solo alla parte contributiva ma anche a quella retributiva. Così da avere circa un punto percentuale e mezzo in meno per ogni anno di anticipo del pensionamento”. Per Boeri in tema di pensioni “si deve intervenire subito e non aspettare la fine naturale del 2021” stabilita per Quota 100, “sennò si creano disparità”.

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