RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI CAZZOLA
Secondo Giuliano Cazzola, nei confronti della riforma pensioni targata Fornero “si sono profuse critiche per sentito dire, si sono presi per validi i più beceri luoghi comuni, senza mai produrre una giustificazione fondata su dati reali, a portata di tutti. Ma al di là delle considerazioni di merito come si può ‘personalizzare’ (fino ad organizzare manifestazioni sotto casa) una legge come se Elsa Fornero l’avesse concepita ed imposta da sola con un colpo di Stato?”. L’ex deputato, intervistato da pensionipertutti.it, ricorda infatti che “i partiti – anche quelli che appoggiavano il governo Monti – dicono di essere stati costretti a votarla per la situazione in cui si trovava il Paese. Ma il Governo e il ministro del Lavoro non operavano forse in quella medesima situazione di crisi?”.
LA POLEMICA SU ELSA FORNERO
Cazzola aggiunge che “solo in un Paese che ha perso il senso della misura può succedere che la nomina, in una commissione consultiva coordinata da un sottosegretario, di una economista di fama internazionale, professore ordinario in una Università tra le più quotate, autrice di una lunga lista di libri sulla materia, diventi un caso di cui si occupano i media, come se un marziano fosse sbarcato a Palazzo Chigi. Parliamo di Elsa Fornero che è stata chiamata a fare parte, insieme ad altre 25 personalità competenti in diverse materie, del Consiglio di indirizzo del Dipe”. La conclusione dell’ex vicepresidente della commissione Lavoro della Camera è che “ad assistere alla sorpresa che la nomina ha suscitato verrebbe da pensare che la mia amica Elsa sia stata resuscitata da Draghi”.
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