RIFORMA PENSIONI, LA PREVISIONE DELL’ANIEF
Come riporta orizzontescuola.it, secondo l’Anief, l’anno prossimo, attraverso il ricorso a Quota 100, potrebbero essere circa 50.000 gli insegnanti e dipendenti del comparto scuola ad andare i pensione. Dal sindacato arriva quindi la richiesta di una specifica misura di riforma pensioni da inserire nella prossima Legge di bilancio, “una finestra che svecchi la scuola italiana, a più rischio biologico, e tuteli la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante gli incontri con il ministro Catalfo, nelle delegazioni Confedir e Cisal, ha chiesto al Governo di considerare subito il lavoro svolto in ogni ordine e grado quale gravoso (non soltanto quello svolto nelle scuole dell’infanzia) e di consentire ai lavoratori fragili il lavoro agile o il congedo con la retribuzione ordinaria (e non ridotta in malattia), di aprire in futuro una finestra specifica a 61 anni in considerazione del rischio biologico, senza penalizzazioni”.
LE PAROLE DI ANGELA SCHIRÒ
Intanto la deputata del Partito democratico eletta all’estero, Angela Schirò, torna a sollecitare una soluzione per evitare che i pensionati residenti in Bulgaria vengano penalizzati dalla mancanza di una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali. Anche perché al momento alle autorità fiscali italiane sembra non bastare la certificazione delle autorità fiscali bulgare circa l’effettiva residenza fiscale del pensionato per consentire la detassazione alla fonte delle pensioni Inps. “Speriamo che il mio costante impegno possa portare a sviluppi positivi per i diritti fiscali dei nostri pensionati residenti in Bulgaria con la detassazione delle loro pensioni da parte dell’Italia”, si augura Schirò.