M5S DIFENDE ANCORA QUOTA 100
Il vertice di maggioranza è slittato a fine mese, dopo le elezioni regionali in Calabria ed Emilia-Romagna. Ma il Movimento 5 Stelle difende la riforma pensioni con Quota 100 spiegando che con questa misura “abbiamo dato la possibilità a moltissime persone di andare finalmente in pensione. Insieme al Reddito di Cittadinanza è stata la prima risposta alle politiche di austerità del recente passato ed era scritta nel programma elettorale del MoVimento 5 Stelle per le elezioni politiche 2018”. Con un post sulla pagina Facebook di M5s i pentastellati evidenziano che “qualcuno forse si è dimenticato cosa fu la Legge Fornero, il simbolo di una crisi scaricata interamente sui cittadini, una legge illogica e irresponsabile che in questi anni ha costretto alla disoccupazione decine di migliaia di giovani e ha ricompensato persone che hanno lavorato per oltre quarant’anni con l’incertezza più totale. Abbiamo confermato Quota 100 anche in questa Legge di Bilancio, perché è uno dei pilastri dell’Italia di oggi e di domani. Il Paese sta voltando pagina”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI DURIGON
Claudio Durigon non ha dubbi in tema di riforma pensioni. “Per noi è chiarissimo che al termine di Quota 100 l’obiettivo resta quota 41”. In un articolo su pensionipertutti.it, l’ex sottosegretario al Lavoro evidenzia: “Parliamo un po’ di numeri economici, quota 100 piena costava dati Inps 14 miliardi annui, quota 41 si aggirava sui 13 miliardi, la scelta dei tre anni nasce per svuotare il bacino per poi finalmente applicare la riforma pensionistica della quota 41! Il nostro fine ultimo. Le pensioni vengono considerate solo ed esclusivamente un costo, non capendo che questa flessibilità in uscita, in un momento di crisi, che vede l’Italia con una crescita dello zero virgola, è diventato l’unico strumento per aiutare l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro ed aiutare le imprese a rinnovarsi”. Il deputato della Lega si chiede anche come mai “non sono stati fatti i decreti per erogare i Tfr nella pubblica amministrazione?” com’era stato programmato ai tempi del Governo Conte-1. Sul tema il Carroccio attende ancora una risposta a un’interrogazione che ha presentato.