BANKITALIA E L’ALLUNGAMENTO DELLA VITA LAVORATIVA
Si è parlato non poco delle Considerazioni finali di Ignazio Visco anche con riferimento ai temi di riforma pensioni. Il Tempo evidenzia infatti che secondo la Banca d’Italia nel prossimo decennio la nostra economia “dovrà fronteggiare una notevole riduzione della popolazione in età da lavoro. Secondo le ultime proiezioni dell’Eurostat, entro il 2032 il numero di persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni diminuirà del 6%; la popolazione tra i 15 e i 74 anni scenderà in misura meno marcata (-1,5 per cento; -700.000), per il forte aumento nella classe di età compresa tra il 65 e i 74 anni (24%)”. Secondo via Nazionale, “l’impatto sfavorevole della demografia sull’input di lavoro potrà essere contrastato, oltre che da un riassorbimento della disoccupazione, dalla prosecuzione delle tendenze positive di recente osservate nell’offerta di lavoro dei diversi gruppi demografici (distinti per età, genere, livelli di istruzione e cittadinanza) e da un ulteriore progressivo allungamento della vita lavorativa”. Dunque anche un aumento dell’età pensionabile.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI DURIGON
Ieri è stato presentato, via youtube, il saggio di Claudio Durigon e Massimo Garavaglia dal titolo “La libertà di andare in pensione. Come Quota 100 ha cambiato il sistema previdenziale italiano”. Teleborsa riporta le parole dell’ex sottosegretario al Lavoro, secondo cui la riforma pensioni con Quota 100 “rappresenta una sfida per il futuro a cui le classi dirigenti sono chiamate per affrontare un concreto ricambio generazionale, sconosciuto al nostro Paese. Questa riforma può efficacemente far fronte alle conseguenze dell’invecchiamento della forza lavoro sulla produttività che senza dubbio genera, con il passare degli anni un rallentamento delle performance lavorative; può risolvere il problema dell’obsolescenza delle competenze che ha conseguenze dirette sul rendimento nelle imprese e sulle prospettive di soddisfazione professionale e di carriera dei dipendenti; può garantire maggiore equità sociale nell’ambito del sistema pensionistico, allentando i vincoli posti dalle riforme più recenti”.
LE PAROLE DI GARAVAGLIA
Secondo il deputato della Lega, inoltre, Quota 100 è in grado “di venire incontro al desiderio di pensionamento anticipato dei lavoratori, che vorrebbero trascorrere i restanti anni della propria vita per dedicarsi ad un nuovo percorso”. “Il saggio ci aiuta a leggere, in chiave previdenziale, la reale portata delle conseguenze economiche della crisi provocata dal Covid-19, nella consapevolezza che è compito della politica occuparsi della vita delle persone in un modo più ampio e, forse, più complesso tanto da consentire di realizzare i valori costituzionali di solidarietà ed eguaglianza”, sono invece le parole di Massimo Garavaglia.