IL RISCHIO PER LE PENSIONI FUTURE

La crisi che l’economia sta attraversando oggi a causa della pandemia da Covid, forse non ancora del tutto evidente nella sua gravità, come ricorda investireoggi.it avrà anche effetti sulle pensioni future. “I giovani lavoratori non lo sanno, ma la decrescita economica del Paese impatterà anche sulle pensioni future. Coloro che percepiranno una pensione calcolata in tutto o in parte sul regime contributivo si vedranno una rivalutazione penalizzata dal Pil negativo. In tale regime, infatti, il montante dei contributi sociali utili per la pensione viene rivalutato periodicamente in base all’andamento del Pil italiano. E una forte caduta del prodotto interno lordo nel 2020 (la stima è del 10 per cento), avrà sicuramente effetti negativi sul montante contributivo dei lavoratori soggetti a tale regime. E quindi sugli assegni pensionistici. Gli esperti hanno già ipotizzato, facendo il paragone col passato, che un operaio che andrà in pensione nel 2035 con 40 anni di contributi percepirebbe il 25% in meno del suo omologo che è andato in pensione negli anni ’90 con 20 anni, 6 mesi e 1 giorno di contributi”.



SALVINI CONTRO ZINGARETTI

Oltre che contro Elsa Fornero, come riporta Askanews, Matteo Salvini si è scagliato contro Nicola Zingaretti. “Secondo il Sole24ore è il peggior governatore d’Italia. All’inizio della pandemia brindava sui Navigli e abbracciava i ristoratori cinesi. Tranne l’anno di governo della Lega, il suo partito è ininterrottamente al potere dal novembre 2011, peraltro senza mai vincere chiaramente le elezioni e contribuendo in modo decisivo all’invasione di clandestini, al massacro delle pensioni, al taglio della sanità”, sono le parole del Segretario della Lega, secondo cui il suo omologo del Pd “strumentalizza perfino i morti di Covid per attaccare la Lega, Trump e Bolsonaro. Mai una parola contro Pechino”. In attesa intanto di capire se ci sarà un pagamento anticipato delle pensioni di settembre, trend-online.com ricorda che l’importo degli assegni potrebbe essere diverso dal solito per i pensionati che hanno presentato il 730 e che dunque avranno un conguaglio, in positivo o in negativo, che inciderà sulla cifra finale.



IPOTESI QUOTA 103: COS’È?

Secondo le ultime notizie riportate da Il Giornale, la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo starebbe pensando per sostituire la riforma pensioni di Quota 100 nel 2021 ad un nuovo piano previdenziale che potrebbe alla fine configurarsi su Quota 103 e Quota 104: l’età della pensione, secondo l’ipotesi finora ancora non confermata dal Ministero del Lavoro, resterebbe a 62 anni, o nella peggiore delle ipotesi sarebbe aumentata di un solo anno. Ma per uscire dal lavoro bisognerà avere almeno 41 anni di contributi versati: per questo motivo la Quota 100 diventerebbe Quota 103 o alla peggio 104. In attesa di conferme o smentite, il prossimo tavolo tra Governo e sindacati per discutere il post-Quota 100 è fissato per il 16 settembre, a ridosso delle elezioni Regionali e del Referendum. (agg. di Niccolò Magnani)



SALVINI CONTRO FORNERO

Le parole di Elsa Fornero sulla riforma pensioni con Quota 100, e sui dati relativi al suo utilizzo che sembra essere decrescente con il passare dei mesi, scritte in un articolo sulla Stampa, non sono andate giù a Matteo Salvini. Secondo quanto riporta Askanews, infatti, il Segretario della Lega ha detto che “Elsa Fornero ha fatto una legge sciagurata, che ha prodotto migliaia di esodati e rovinato la vita a troppe famiglie da Nord a Sud: anziché tacere o scusarsi adesso tifa per la cancellazione di Quota 100 anche se è un oggettivo successo”. In questo senso il leader del Carroccio ricorda che “al 30 giugno di quest’anno registriamo 287mila domande su 327mila potenziali beneficiari entro la fine del 2020. Significa che circa l’88% dei cittadini interessati ha fatto richiesta, alla faccia della Fornero, del Pd e di Renzi”. Salvini avvisa anche che “se il Governo pensa di mettere mano alle pensioni troverà la ferma opposizione della Lega in Parlamento e nel Paese”, ribadendo di fatto quanto già dichiarato in passato.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI ELSA FORNERO

In un articolo pubblicato sulla Stampa, Elsa Fornero commenta i dati relativi all’utilizzo di Quota 100 e non manca di criticare la misura di riforma pensioni voluta dal Governo Conte-1 con l’obiettivo di “smontare” la legge che porta il suo nome. Un obiettivo che non sembra raggiunto non solo perché Quota 100 ha una durata triennale, ma anche in virtù del suo scarso appeal, dato che è stata utilizzata meno di quanto previsto dallo stesso esecutivo che l’ha varata. Tuttavia ora resta il problema, evidenzia l’ex ministra del Lavoro, di varare una misura che valga dal 2022 in poi, dato che difficilmente in alternativa si potrà politicamente gestire lo “scalone” che andrebbe a crearsi. Forse potranno tornare utili, per questa misura, i risparmi determinati dal minor utilizzo di Quota 100 rispetto al previsto.

IL SEGNALE SU QUOTA 100 DA COGLIERE

Per Elsa Fornero resta comunque il fatto che gli italiani “hanno dimostrato di preferire il lavoro a un’uscita anticipata a condizioni vantaggiose. È un segnale importante e, al tempo stesso, un monito. Dopo anni di sacrifici, di illusioni e di promesse disattese i cittadini mostrano di comprendere che solo dal lavoro può derivare il benessere economico loro e delle loro famiglie; non già dalle facili promesse elettorali”. Toccherà ora alla politica recepire questo segnale ed evitare l’ennesimo “ripiegamento su scelte poco lungimiranti”. Vedremo quindi cosa deciderà di fare l’esecutivo in materia previdenziale e quale sarà il giudizio di Elsa Fornero sul suo operato in vista della scadenza di Quota 100.