RIFORMA PENSIONI, INCONTRO SINDACATI-ORLANDO IL 27 LUGLIO
Sia Ansa che Lapresse segnalano di aver appreso, da fonti sindacali, che Andrea Orlando avrebbe convocato Cgil, Cisl e Uil per discutere di riforma pensioni il prossimo 27 luglio. Anche Radiocor riporta questa notizia, in coda però a quella relativa all’incontro tra le confederazioni e alcuni senatori del Movimento 5 Stelle in tema di previdenza, cui hanno preso parte i Segretari confederali Roberto Ghiselli, Ignazio Ganga e Domenico Proietti. Le senatrici e i senatori presenti, tra cui l’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, “hanno condiviso l’esigenza di arrivare al più presto a un intervento organico sulla previdenza, confermando l’attenzione del Movimento nei confronti delle proposte sindacali”. Proposte che sono state ripresentate dai sindacati nel corso dell’incontro con un’attenzione particolare alla flessibilità in uscita a 62 anni, a Quota 41 e al riconoscimento previdenziale dei lavori gravosi e di quello di cura svolto in particolare dalle donne. Il confronto tra Cgil, Cisl, Uil e M5s verrà portato avanti anche alla luce di quello che emerge dall’incontro sindacati-Orlando.
ANP CIA VERONA: “RIFORMA DELLE PENSIONI MINIME”
L’Anp di CIA Verona – la sigla dei pensionati della Confederazione Italiana Agricoltori – lancia un nuovo monito al Governo Draghi in merito alla prossima riforma pensioni tutta ancora da incardinare entro fine anno: «Bisogna aumentare le pensioni minime, estendere la quattordicesima, tutelare le pensioni dalla perdita del potere d’acquisto, ridurre la tassazione e riconoscere l’Ape sociale agli agricoltori, consentendo loro di andare in pensione senza penalizzazioni», spiega Laura Ferrin, presidente di Anp CIA Verona. La pandemia e i lockdown hanno acuito un problema già latente da molti anni ma ora definitivamente esploso: «La sanità territoriale va rafforzata attraverso strumenti e soluzioni di prossimità, supportati da una nuova normativa sulla non autosufficienza e una legge sull’invecchiamento attivo. Abbiamo la responsabilità di tenere accesi i riflettori sull’ingiustizia sociale che colpisce milioni di pensionati, ridotti alla soglia della povertà. Sostenuti troppo spesso solo da retorica, mai da interventi concreti a loro tutela». La CIA dà appuntamento alla prossima Manovra per battagliare sui gusti punti considerati irrinunciabili per il 2022, con l’aggiunta del settore giovani: «chiediamo l’istituzione di una pensione base di garanzia per loro, mentre occorre anche riformare l’Opzione donna, evitando le assurde penalizzazioni presenti nell’attuale sistema». (agg. di Niccolò Magnani)
DURIGON: PENSIONE ANTICIPATA DA 62 ANNI
Secondo Claudio Durigon, chi riceve il reddito di cittadinanza e può lavorare “non dovrebbe avere la possibilità di rifiutare le offerte. Mentre per chi ha almeno 62 anni si potrebbe pensare alla pensione anticipata, perché a quel punto la formazione non avrebbe senso”. Intervistato da Repubblica, il sottosegretario all’Economia ha risposto anche a una domanda relativa ai passaggi del Rapporto annuale Inps dedicati ai costi delle misure di riforma pensioni e agli effetti di Quota 100, evidenziando che l’Istituto nazionale di previdenza sociale “dovrebbe piuttosto dedicarsi a tutte le norme a cui dare seguito in questo momento. Credo che sarebbe sbagliato tornare alla legge Fornero e che la flessibilità in uscita sia determinante. Per le donne era stata pensata Opzione Donna proprio perché quota 100 era di difficile applicazione, e le assunzioni dei giovani non ci sono state perché è arrivata la pandemia e il Pil è calato di 14 punti. Ma io credo, proprio come ha dichiarato il segretario della Cisl Sbarra, che 62 anni possa essere considerata un’età adeguata per pensare all’uscita dal lavoro”.
LA NUOVA BATTAGLIA DI ELSA FORNERO
Tra i consulenti del Consiglio di indirizzo per la politica economica di palazzo Chigi, istituito dal sottosegretario Tabacci, c’è anche Elsa Fornero. Come spiega L’Economia, inserto del Corriere della Sera, tale Consiglio avrà il compito di “orientare, potenziare e rendere efficiente l’attività del Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica diretto da Marco Leonardi”. Nell’articolo si ricorda il Fornero-pensioni in tema di riforma pensioni e Pnrr, in particolare con l’introduzione, in vista della scadenza di Quota 100, di interventi selettivi indirizzati a chi ha problemi di salute o svolge attività usuranti. “Ma c’è un’altra battaglia che Fornero ha intenzione d’intestarsi e che suonerà impopolare: quella per l’aumento del tasso di occupazione tra gli anziani ‘purché in buona salute’”, scrive Antonella Baccaro, secondo cui “c’è da credere che il ruolo che la Fornero avrà da consulente del governo Draghi sarà una volta di più quello di una sorta di ‘grillo parlante’. Che è, d’altra parte, il compito che la professoressa assegna agli esperti come lei”.
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI PRISCO
Emanuele Prisco parla di “ennesima mortificazione riservata alle donne e agli uomini della nostra Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco” riguardante “il trattamento pensionistico a loro riservato. Di fatto, il trattamento pensionistico di questi servitori dello Stato non segue quello spettante ai militari e alle Forze di polizia militare, ma viene parificato a quello del pubblico impiego, con la conseguente riduzione del montante contributivo. Il riferimento del deputato di Fratelli d’Italia è al fatto che, “nonostante la Corte Costituzionale abbia sancito la necessità di equiparare i trattamenti economici per tutti gli appartenenti al comparto Sicurezza e Difesa ad oggi il Ministero dell’Interno non ha fatto nulla per sanare questa sperequazione economica”.
L’AUSPICIO DI FRATELLI D’ITALIA
Infatti, la circolare Inps n.107 del 14 luglio “conferma questa ingiustizia”. Come riporta firenzepost.it, Prisco spiega che “visti gli imminenti lavori per il rinnovo contrattuale riservato agli operatori del comparto sicurezza e soccorso pubblico, Fratelli d’Italia auspica che venga finalmente sanato questo ingiusto trattamento tra i diversi operatori della sicurezza che non rende il giusto merito a chi ogni giorno, fra mille difficoltà e pericoli, lavora per assicurare la sicurezza nazionale”. Intanto Guglielmo Loy, Presidente del Civ dell’Inps, durante la presentazione del rendiconto sociale dell’Inps della Basilicata ha detto, come riporta lecronachelucane.it, che “c’è ancora molto da fare, garantendo a quelle persone che lavorano di garantirsi un futuro e una pensione”.
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