ISOPENSIONE, UN RISPARMIO PER LE IMPRESE

Come spiega Il Sole 24 Ore, “l’applicazione dei requisiti di pensionamento aggiornati, e più bassi di quelli previsti in precedenza, ai lavoratori oggetto di scivoli previdenziali (isopensione e assegni dei fondi bilaterali), consentirà alle aziende di risparmiare parte dei costi già messi a budget”. “Questo consentirà, anche in combinato con l’auspicata proroga del contratto di espansione, di avviare nuovi esodi finanziati dai minori contributi e assegni versati”. In buona sostanza, dato che le aziende si ritroveranno spese minori rispetto a quanto preventivato per forme di prepensionamento, la speranza è che possano utilizzare in futuro tali risorse per lo stesso scopo. Ovviamente non c’è nulla di automatico in tutto questo. Il quotidiano di Confindustria evidenzia però che per le pensioni già liquidate quest’anno le aziende non potranno sperare in un recupero delle spese sostenute in più rispetto a quelle spettanti per legge. A meno che non arrivino ulteriori delucidazioni in merito da parte dell’Inps.



UIL: “BASTA RINVIARE SULLE PENSIONI”

Dopo il semi-rinvio giunto ieri dal Premier Mario Draghi sulla discussione in merito alla riforma pensioni, il sindacato Uil non vede di buon occhio lo slittamento avvenuto in Consiglio dei Ministri: a parlare oggi è stato Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, direttamente durante il dibattito ‘E dopo quota 100’ (tenutosi a Salerno) alla presenza di Domenico Proietti, segretario confederale della Uil nazionale e Gerardo Pirone, segretario della Uil di Salerno.



«Quella delle pensioni è una discussione che non si può più rinviare, dopo quota 100 è necessario adottare uno strumento adeguato perché lasciare lo schema troppo rigido, senza nessun tipo di intervento, rischia di penalizzare le donne e tutti quei lavoratori impegnati in lavori che ancora oggi non sono considerati gravosi», spiega il sindacalista campano ritenendo sempre più fondamentale un vero patto con il Governo. Certo, conclude Sgambati, «non potrà fare a meno degli interventi necessari in ambito fiscale, che pur abbiamo chiesto; così come andrebbe attuata una richiesta che facciamo da anni, quella di una separazione dei conti della previdenza da quelli relativi all’assistenza». (agg. di Niccolò Magnani)



LE PAROLE DI SALVINI

Matteo Salvini torna a parlare di riforma pensioni per difendere Quota 100. Come riporta affaritaliani.it, il leader della Lega, partecipando alla trasmissione Aria Pulita, in onda su 7 Gold, ha detto infatti: “Letta e Bonomi hanno detto che per loro Quota 100 non va bene, anzi il presidente degli industriali ha detto che è un furto. Non so se conosce un agente di commercio o un camionista. Vagli a dire che andare in pensione a 62 anni è un furto”. Partecipando poi a Mattino Cinque, la trasmissione di Canale 5, come riporta Askanews ha spiegato che per quanto riguarda la soglia di accesso alla pensione è “una follia che dal primo gennaio il limite possa passare da 62 a 67 anni. Questo troverà l’avversario numero 1 in me e nella Lega. Il rinnovo di quota 100 costerebbe un decimo del rinnovo del reddito di cittadinanza”. Salvini ritiene che si debba “certamente garantire un sussidio a chi non può lavorare, ma in centinaia di migliaia casi il reddito di cittadinanza va a chi non vuole lavorare. Sono soldi utilizzati male. Prendiamo questi soldi e li spostiamo sul diritto alla pensione dei 62enni”.

IL RINVIO DI DRAGHI

Durante la conferenza stampa di presentazione della Nadef, Mario Draghi ha spiegato, come riporta Adnkronos, che “Quota 100 è discorso che affronteremo durante la legge di bilancio. Oggi è prematuro discuterne”, così come di “altri provvedimenti che vanno corretti”, probabile riferimento quest’ultimo al Reddito di cittadinanza. Come segnala Il Sole 24 Ore, il tema della riforma delle pensioni è in effetti assente nel documento approvato dal Consiglio dei ministri e non si sa quanti dei 22 miliardi che sono stati stanziati per la Legge di bilancio potranno essere utilizzati per la previdenza. Il quotidiano di Confindustria evidenzia però che le stime sulla spesa pensionistica non lasciano molti margini, anche perché nella Nadef si evidenzia comunque che nel biennio 2019-2020 c’è stato un ricorso ai pensionamenti superiore rispetto agli anni passati. Addirittura nel 2019 l’incremento è stato della “dimensione massima registrata negli ultimi vent’anni”. Quindi anche del periodo precedente alla Legge Fornero.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI POERIO

In una lettera al direttore di quotidianosanita.it, Michele Poerio ricorda che l’Ocse “suggerisce” al Governo italiano “tagli e interventi sul sistema delle pensioni e in particolare sugli assegni di reversibilità che incidono intorno al 2,4% del Pil ben sopra alla media Ocse dell’1%”. All’orizzonte potrebbe esserci quindi una misura di riforma pensioni che tagli le pensioni di reversibilità “già martoriate dalla riforma Dini e tartassate da una iniqua scure fiscale che agisce sulla aliquota marginale nel cumulo cogli altri redditi del coniuge superstite, procedura criticata anche di recente dalla Corte dei conti”. Il Presidente della Federspev annuncia quindi la scelta di difendere “le pensioni di reversibilità dal pericolo che siano trasformate in prestazioni assistenziali”.

LA DIFESA DELLE PENSIONI DI REVERSIBILITÀ

Poerio chiede però anche “una maggiore attenzione al futuro previdenziale dei nostri giovani attraverso un’adeguata revisione dei meccanismi di rivalutazione, attraverso una vera previdenza integrativa e soprattutto attraverso un’adeguata lotta al precariato. Non possiamo noi pensionati che siamo il vero welfare e sosteniamo figli e nipoti soprattutto in questo periodo difficile proseguire ad essere così tanto tartassati e perdere continuamente potere di acquisto e non vogliamo vedere lesi ulteriormente i diritti di noi pensionati, nessuno deve sentirsi solo e depauperato della propria qualità di vita, soprattutto quando si rimane vedovi. Per questo abbiamo anche istituito un fondo a favore delle famiglie di tutti quei medici in pensione che durante la pandemia sono tornati al lavoro e hanno perso la vita”.

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