RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI GANGA

Ignazio Ganga spiega, in un dialogo con pensionipertutti.it, che “Quota 102 non risponde all’idea della Cisl di dare flessibilità nell’accesso alla pensione e non è una soluzione adeguata ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto alla quale non possiamo che ribadire che bisogna convergere sul requisito dei 62 anni di età, insieme alla possibilità di pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età”. Il Segretario confederale della Cisl evidenzia anche che “il Fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle piccole medie imprese in crisi può rappresentare uno strumento interessante e sarà importante che nell’elaborazione dei contenuti del decreto ministeriale previsto per la sua attuazione siano coinvolte anche le Organizzazioni Sindacali”.



IL GIUDIZIO SU APE SOCIAL E OPZIONE DONNA

Ganga esprime anche un giudizio sulle altre misure di riforma pensioni contenute nella Legge di bilancio, spiegando che “la proroga dell’Ape sociale è positiva così come l’ampliamento delle categorie dei gravosi e l’eliminazione dell’intervallo di 3 mesi tra il termine dell’ammortizzatore sociale e il diritto alla prestazione, ma anche in questo caso non è sufficiente. È infatti indispensabile estendere la platea delle attività gravose anche alla pensione per lavoratori precoci che, invece, non essendo stata considerata rimane ferma a 15 categorie, perché si tratta di una discrasia incomprensibile”. Inoltre, pur apprezzando la proroga di Opzione donna, “la Cisl vuole un complesso più articolato di misure di carattere previdenziale che compensino i sacrifici fatti dalle donne in questi anni, uno fra tutti lo scomputo di un anno di contributi per figlio”.



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