STOP A PATTO DI STABILITÀ E CONFRONTO GOVERNO-SINDACATI

La notizia dello stop al Patto di stabilità da parte della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen riaccende le speranze di alcuni italiani non solo di poter mettere in campo più risorse per fronteggiare l’emergenza coronavirus, ma anche di portare avanti il confronto tra Governo e sindacati sulla riforma pensioni avendo la possibilità di poter finanziare anche quegli interventi di flessibilità che risultano particolarmente onerosi. Tuttavia è difficile pensare che si possa avere mano libera per poter spendere tutto quel che si vuole in tutti i campi. La decisione di Bruxelles, infatti, è dettata dall’emergenza Covid-19 e non è certo aumentando la possibilità di accedere alla pensione che si può pensare di contrastare gli effetti sulla salute e sull’economia del virus. La mossa della Commissione europea, al più, rende possibile poter riprendere il confronto una volta terminata l’emergenza e non vederlo invece “superato” dall’indisponibilità totale di risorse a causa dei vincoli di bilancio. Insomma, si potrà continuare a ipotizzare qualche misura di flessibilità, purché non eccessivamente costosa.



INCONTRO ANIEF-USR CAMPANIA

In tema di riforma pensioni val la pena segnalare quanto riportato da orizzontescuola.it circa l’incontro tra l’Ufficio scolastico regionale della Campania e i delegati dell’Anief, che ha toccato anche i temi previdenziali. “Nonostante il momento gravissimo e così difficile per tutti noi, ci siamo impegnati in un confronto con l’Amministrazione che si è rivelato proficuo”, ha detto Stefano Cavallini, Presidente di Anief Campania. Siamo stati rassicurati, ha spiegato il sindacalista, “sul rispetto delle tempistiche e sulla disponibilità dei posti lasciati liberi dai pensionamenti alle procedure di mobilità e immissioni in ruolo”. Cavallini ha fatto anche sapere che il sindacato autonomo ha “potenziato le consulenze telefoniche con la possibilità di chiamate via Skype per assicurare un contatto più diretto tra lavoratori e sindacato. In un momento così delicato farci sentire vicini ai lavoratori e farli sentire rappresentati al meglio costituisce un nostro impegno personale, morale oltre che sindacale”.



SCAGLIONI PER COGNOMI PER IL RITIRO IN POSTA

Sul sito di Poste Italiane è stato pubblicato l’avviso relativo al pagamento anticipato delle pensioni di aprile, che avverrà per i titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution. L’azienda ricorda che se si è in possesso di una carta Postamat, una Carta Libretto o una Postepay Evolution, si potrà prelevare in contanti da oltre 7.000 Postamat, senza recarsi allo sportello. Per scaglionare gli ingressi negli uffici postali per il ritiro delle pensioni è stato deciso di ripartire la distribuzione in base alle lettere dei cognomi: A e B il 26 marzo; C e D il 27; dalla E alla K il 28; dalla L alla O il 30; dalla P alla R il 31; dalla S alla Z il 1° aprile. Poste Italiane invita “a entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico”.



LE RICHIESTE SUGLI UFFICI POSTALI

Si sta parlando in queste ore del pagamento delle pensioni spalmato su più giorni preso gli sportelli di Poste Italiane, che andrà avanti anche per le mensilità di maggio e giugno. Il Sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni, come riporta ilgiunco.net, ha chiesto però alla direttrice provinciale di Poste Italiane di fare in modo che ci sia la possibilità per i residenti di riscuotere la pensione senza doversi spostare dato che lo sportello sul territorio comunale ora è aperto solo tre giorni alla settimana. Oltre al comune del grossetano, anche in provincia di Viterbo un Sindaco, quella di Acquapendente, ha chiesto al Prefetto, come riporta ontuscia.it, che c’è il rischio che restino chiusi gli uffici postali nelle frazioni di Torre Alfina e Trevinano, con l’inevitabile disagio che ciò causerebbe nei pensionati abituati a riscuotere l’assegno agli sportelli. Insomma, occorrerà studiare bene anche l’apertura degli uffici postali sul territorio per evitare disagi in occasione del pagamento delle pensioni per almeno i prossimi tre mesi.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI CALENDA

Il Governo sembra intenzionato a non toccare Quota 100, nonostante richieste che arrivano in tal senso, anche dall’interno della maggioranza, per liberare risorse utili ad affrontare l’emergenza coronavirus. Pare invece che il tavolo di confronto con i sindacati sulla riforma pensioni dovrà aspettare ancora qualche settimana per riprendere. Quota 100 diventa però terreno per attacchi a Matteo Salvini. Carlo Calenda, per esempio, rispondendo a un tweet del leader della Lega che chiede di rivedere le regole europee, scrive, rivolto all’ex ministro dell’Interno: “L’Europa ha sempre chiesto + investimenti in sanità e scuola, e – in pensioni. L’opposto di quello che hai fatto. Fregarsene delle regole (peraltro in via di sospensione), in un momento di emergenza è necessario, fregarsene della verità è molto pericoloso. Momento di crescere”.

L’ATTACCO A SALVINI

Parole contro Salvini e Quota 100 si leggono anche gayburg.com, con un’accusa molto pesante al leader leghista: “Salvini dovrebbe smetterla di perdere tempo ad ostentare quanto è adolescente la sua nuova fidanzatina e dovrebbe iniziare a rendere conto agli italiani del perché abbia cercato voti con quella aberrante ‘Quota 100’ che ci costa 8 miliardi all’anno per aver mandato in pensione anzitempo migliaia di medici e infermieri con conoscenza ed esperienza. A causa sua nominiamo medici degli studenti senza esperienza e senza esame professionale dato che lui ha elargito pensioni in cambio di voti. Ed ora ci sono italiani che muoiono a causa sua…”.