RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI VISCO

Mentre si discute delle possibili misure di riforma pensioni post-Quota 100, Ignazio Visco, partecipando alla Giornata del risparmio, ha mandato un chiaro messaggio: “L’incidenza della spesa pensionistica continuerà a salire nel prossimo ventennio per effetto delle dinamiche demografiche. Per la stessa ragione anche la sanità e l’assistenza potrebbero richiedere un’estensione dei servizi offerti. Se il Paese deciderà di mantenere o ampliare il perimetro dell’intervento pubblico, occorrerà assicurare che gli interventi trovino adeguata copertura, evitando di finanziare aumenti permanenti della spesa in disavanzo, come è invece avvenuto in passato”, ha detto infatti il Governatore della Banca d’Italia, facendo quindi capire che non c’è spazio per interventi previdenziali in deficit.

LE PAROLE DI ALBERTO BRAMBILLA

“Pur considerando il governo Draghi quanto di meglio potessimo sperare, sul fronte delle pensioni non ho sentito interventi molto competenti”. Questo il commento che Alberto Brambilla ha rilasciato a Lapresse riguardo le voci sulle misure di riforma pensioni allo studio dell’esecutivo. Intanto dallo Spi-Cgil di Verona, come riporta veronasera.it, viene ricordato che a livello unitario i sindacati promuovono “una riforma delle pensioni che tenga conto delle difficoltà concrete delle persone, sia nel senso di sostenere il reddito delle pensioni più basse, ad esempio con la richiesta della quattordicesima mensilità, sia nel favorire il pensionamento delle categorie deboli come caregiver, disoccupati lavori gravosi o usuranti attraverso meccanismi di uscita dal mondo del lavoro che non siano troppo penalizzanti sui già modesti assegni”.

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