RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI TRIPIEDI
Davide Tripiedi sta continuando a lavorare “in silenzio, rispettando il gruppo e gli accordi presi”, “perché la norma dei Quota 41 si riesca a portare a casa. Da sempre sono convinto che per realizzare una riforma delle pensioni giusta ed equa sia necessario partire dal fissare un limite massimo di contributi a 41 anni per tutti i lavoratori. Così facendo si potrà dare alle persone che hanno maturato il requisito, la possibilità di poter scegliere se continuare la carriera lavorativa o andare definitivamente in pensione”. Intervistato da money.it, il deputato del Movimento 5 Stelle spiega che “al Governo abbiamo sempre trasmesso questi messaggi sottolineando che siamo più che disponibili, se ci fosse una norma in tal senso, a votarla favorevolmente. Sta però nelle facoltà del ministro del Lavoro formulare una legge che sia adatta a soddisfare ciò che vorrebbero i Quota 41”.
LA CONTRARIETÀ ALLA LEGGE FORNERO
Bisognerebbe ricordare che Nunzia Catalfo appartiene a M5s come Tripiedi, che ricorda che “da sempre siamo stati contrari alla rivoluzione in negativo del mondo delle pensioni voluta dalla Fornero e sempre saremo contrari a norme che possono peggiorare l’aspetto pensionistico delle pensioni dei lavoratori. Il nostro indirizzo, lo ripeto, è e sarà sempre quello di volere una riforma pensionistica migliorativa rispetto a quanto prevedono le normative vigenti”. Dal suo punto di vista, “il Recovery Fund, al contrario di ciò che si dice e si pensa, immettendo nuovi capitali nei fondi dello Stato può farci ragionare per una riforma delle pensioni che sia più agevole per i lavoratori”.