RIFORMA PENSIONI, GLI OBIETTIVI STRATEGICI DEL MINISTERO

Tra gli obiettivi strategici del ministro del Lavoro per il 2022 voluti dal ministro Orlando, in base alla direttiva n. 28/2022, c’è anche un intervento di riforma delle pensioni. Come spiega Italia Oggi, nel documento si parla di un “intervento sul sistema pensionistico, attraverso il dialogo e il confronto con le parti sociali, volto a garantire un sistema equo e flessibile nell’uscita dal mercato del lavoro”. Resta però da capire come concretamente può tradursi questa indicazione, che lascia presagire la necessità di ricorrere a forme di penalizzazione sull’importo dell’assegno futuro in caso di ingresso anticipato alla quiescenza. Al momento non ci sono indicazioni di accordo tra Governo e sindacati sul tema.



IL CONFRONTO GOVERNO-SINDACATI CONGELATO

Tra l’altro, come ricorda Il Sole 24 Ore, il confronto tra esecutivo e organizzazioni sindacali è stato “congelato” dallo scoppio della guerra in Ucraina: “A tutt’oggi i sindacati sono ancora in attesa di una convocazione, che il governo è stato costretto fin qui ad accantonare anche a causa cambio dell’agenda dovuto alla scoppio della guerra in Ucraina”. Inoltre, “si è anche fermata la discussione sulle varie ipotesi in campo per rendere flessibile la riforma Fornero”. Al di là di quello che sarà il post-Quota 102, il quotidiano di Confindustria evidenzia che “la mancata definizione di un nuovo pacchetto previdenziale renderebbe incerto anche il futuro di altri due strumenti che consentono di accedere alla pensione anticipata: l’Ape sociale e Opzione donna”, la cui proroga scade a fine anno.



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