GHISELLI INVITA AD ADERIRE ALLO SCIOPERO
Roberto Ghiselli ricorda che “il Governo per mesi ha ignorato le sollecitazioni sindacali finalizzate ad aprire un confronto sulla riforma della previdenza”. Quindi, la convocazione dei sindacati da parte dell’esecutivo per lunedì prossimo “è certamente il frutto della nostra mobilitazione e sarà l’occasione per capire se effettivamente c’è la volontà da parte del Governo di superare le rigidità della legge Fornero e ripensare un sistema previdenziale contributivo basato su elementi di equità e solidarietà”. Intervistato da pensionipertutti.it, il Segretario confederale della Cgil spiega anche che “i risultati che riusciremo ad ottenere dipenderanno anche questa volta dalla nostra capacità di coinvolgere e mobilitare le lavoratrici e i lavoratori. Quindi invito tutti ad aderire allo sciopero del 16 dicembre e a partecipare alle manifestazioni interregionali che si terranno a Roma, Milano, Bari, Palermo e Cagliari“. Ghiselli ha ovviamente anche ricordato i principali contenuti della piattaforma sindacale unitaria in tema di riforma delle pensioni.
LE PAROLE DI TRIDICO SULLA RIFORMA PENSIONI
Nell’intervista di mercoledì sera a “Porta a Porta” il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha fatto il punto sui prossimi lavori per la riforma pensioni, oltre a rispondere nel merito alla domanda che molti giovani si pongono davanti alla situazione tutt’altro che rosea per il futuro previdenziale in Italia.
«I ragazzi di oggi non andranno in pensione prima del 2050», spiega il titolare dell’Inps, «Non dovrebbe sorprendere tanto questa proiezione. Se abbiamo inserito il meccanismo dell’aspettativa di vita, che traina l’età pensionabile, ci dobbiamo aspettare che man mano che si avanza… Noi prevediamo un aumento dell’aspettativa di vita di due mesi ogni due anni dal 2033 e di tre mesi ogni due anni dal 2040: è normale che ci siano certi dati». (agg. di Niccolò Magnani)
LA POSIZIONE DELLA FNP-CISL SULLA MANOVRA
La Fnp-Cisl di Belluno Treviso nel pomeriggio ieri ha confermato Franco Marcuzzo come Segretario generale. Al Congresso territoriale dei pensionati Cisl ha preso parte anche Piero Ragazzini, Segretario generale nazionale della Fnp, che nel suo intervento ha evidenziato come la Legge di bilancio “prevede dopo anni per la prima volta la rivalutazione delle pensioni e una fiscalità vantaggiosa per i pensionati, aumenta il livello della no-tax area e contempla una legge sulla non-autosufficienza finanziata per il prossimo quadriennio con 850 milioni”. Come riporta ilnuovoterraglio.it, Tina Cupani, Segretaria generale della Fnp-Cisl del Veneto ha ricordato invece che “grazie alla riforma fiscale tra allargamento della no tax area e la revisione delle aliquote, dal 2022 i 223.500 pensionati trevigiani pagheranno 28 milioni di euro in meno di tasse. Possiamo, e dobbiamo, ancora perfezionare molto la riforma, ma questo è il primo passo a favore della maggioranza dei pensionati. Il dialogo con il Governo non si deve interrompere, per arrivare a disegnare un fisco equo, progressivo, più semplice e che tuteli le fasce più deboli”.
LE PAROLE DI NOCENTINI (UIL)
Domani è in programma lo sciopero generale di Cgil e Uil, che riguarderà anche il tema della riforma delle pensioni. Come spiega Annalisa Nocentini, Segretaria generale della Uil, Toscana, “manifesteremo in piazza a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per chiedere un welfare più attento alle persone, una redistribuzione della ricchezza che parta dalla riduzione del costo del lavoro, pensioni dignitose per chi dopo 41 anni di lavoro voglia andare in pensione. Non ci lasceremo intimidire da chi vorrebbe tacciare lo sciopero generale come un atto irresponsabile di lesa maestà. In tutto il Paese c’è una fetta larga di popolazione sempre più povera e inascoltata che reclama diritti e tutele. La politica non può fare finta di niente e voltarsi dall’altra parte, abbia il coraggio di affrontare i problemi reali”. Queste le parole della sindacalista riportate da gonews.it. Al momento, come ricorda La Notizia, le due confederazioni non prevedono di ritirare lo sciopero, nonostante la convocazione dei sindacati fissata per lunedì prossimo dall’esecutivo.
RIFORMA PENSIONI, I TIMORI SUL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ
In un articolo pubblicato su formiche.net, Giuseppe Pennisi spiega che “i pensionati sono particolarmente infuriati per il ‘raffreddamento’ dell’adeguamento all’aumento del costo della vita (che scatta per pensioni superiori a 1520 euro al mese ed ora è particolarmente preoccupante dati i segnali sempre più concreti di inflazione) e per il ‘contributo di solidarietà’ imposto alle pensioni dai 90.000 euro in su”. C’è infatti preoccupazione per le mosse di Fratelli d’Italia, visto che “Giorgia Meloni avrebbe richiesto che nel maxi-emendamento di fine dicembre il contributo venisse esteso per altri tre anni, facendolo in effetti diventare ‘strutturale’”. L’economista ricorda quindi che i “‘contributi di solidarietà’ non fanno che complicare il tema e rendere più difficile la strada verso un sistema previdenziale equo e sostenibile”.
LA LETTERA DI POERIO
Intanto Michele Poerio, Presidente della Federazione nazionale sanitari pensionati e vedove, ha scritto una lettera a Giorgia Meloni e Mario Draghi spiegando che “qualora il maxiemendamento alla Legge di Bilancio 2022 contenesse un comma che rinnovi un contributo di solidarietà a carico dei soliti tartassati, la Feder.S.P.eV. e le Associazioni a essa collegate, si attiveranno per invitare tutti i nostri iscritti, i loro parenti e i loro amici, a non votare per tutti quei partiti che saranno complici di questa reiterata ingiustizia. Noi non staremo zitti e tranquilli. Sappiamo, però, come agire per tutelare i nostri diritti pensionistici frutto di decenni di lavoro e di contributi”.
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